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F1: la Fia avvia delle indagini con lo scopo di un’ operazione sicurezza

La Fia ha avviato un operazione sicurezza a 360° sull’attuale situazione delle monoposto di F1 e per quanto avviene in pista.

Nelle prime due gare della stagione è successo di tutto e di più anche se la vera punta dell’iceberg è stato l’incidente nel pit stop che ha coinvolto con ritiro Kimi Raikkonen a danni del meccanico preposto alla immissione della gomma nuova sulla SF71H.

Le condizioni di Francesco Cigarini sono considerate tali da poterne consentire il suo ritorno in Italia nelle prossime ore.

Troppe gomme fissate male, troppi pezzi persi in pista e troppo fumo sul posteriore per emissione di vapori d’olio.

Su tutti questi argomenti Fia ha aperto delle indagini avendo come scopo quello di incrementare la sicurezza delle monoposto nello svolgimento di tutte le componenti del fine settimana.

Non si tratta di analisi “punitive” ma conoscitive, in particolare quelle relative alle procedure del cambio gomme per dare a tutte le squadre delle informazioni tali da rendere questa operazione più sicura e non elemento di un ritiro in pista e quindi di mortificazione per quanto fatto sino a quel momento da un pilota.

La Fia vuole delle certezze su un’operazione che ormai è quella che fa la differenza per effettuare un sorpasso, consolidare la posizione rispetto all’avversario diretto, visto che i sorpassi in pista sono “missing”.

Un altro fatto di grande attenzione è rappresentato dal livello di fissaggio di tutti i componenti aerodinamici e non, alla monoposto.

In questo inizio di stagione si sono verificati troppi episodi su cui investigare da parte della FIA e correre ai ripari perché non si capisce se gli stessi (perdita di componenti in pista con potenziale pericolo per gli altri piloti, fatte salve le possibili forature) abbiano avuto delle origini “esterne”, contatti tra monoposto, o se siano da imputare a debolezze strutturale e di fissaggio a fronte dei carichi cui sono sottoposte, dalle sollecitazioni della pista stessa che non è liscia come un tappeto di un biliardo.

L’adozione dell’Halo non deve essere considerata un toccasana assoluta. Bisogna evitare la causa del problema, non l’effetto, ovvero la protezione del pilota.

Come sono state da tempo imposte delle condizioni limite alla flessione di alcune delle componenti aerodinamiche come alettoni e spoiler, per il domani si devono sancire fissaggi più consistenti per tutta quella lunga serie di deviatori di flusso presenti nella zona mediana di una F1.