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FERRARI F1

I tecnici del Reparto Corse Ferrari dalla seconda fila all’ attuale pole nel progetto della SF70H

Maranello: Tutti, o buona parte, dei nomi che vengono giustamente citati come artefici di un risveglio agonistico della Ferrari. Di un risorto “made in Maranello” tecnico, che ha realizzato una SF70H che ha messo in evidenza molte qualità, non ultima quella di mettere alle corde la W08 della Mercedes, fanno parte dello staff tecnico del reparto corse Ferrari  da qualche tempo. Non sono assunti dell’ultim’ora. Viene pertanto spontanea una riflessione: queste persone sinora non hanno voluto o potuto esprimere concretamente le loro intuizioni tecniche?

Quando esiste un vertice, specialmente se è d’importazione, spesso e volentieri questo prevarica il tutto. Cosa di cui si erano sentiti sussurra e grida già alcune decine di anni or sono, con le prime calate anglofone e il successivo trasferimento del centro di progettazione delle F 1 di Maranello, oltre Manica, a Guilford e dintorni. Al centro di questo “atteggiamento” remissivo da parte dei tecnici indigeni, vi devono essere state anche certe decisioni “dittatoriali” prese dai vertici su soluzioni estemporanee e comunque vincenti a suo tempo prese, senza avvertire il capo progetto, che diedero seguito a rimozioni dagli incarichi in essere.  Oggi questi uomini, che una volta erano definiti di seconda linea, hanno l’ opportunità e la libertà di esprimere le loro conoscenze interpretative dei nuovi regolamenti e le loro applicazioni, avendo anche una maggiore interazione tra i singoli reparti che non sono più “blindati” tra di loro. Ne è scaturito un progetto che ha delle basi che sembrano essere positive. Ora bisogna vedere se da queste basi è possibile effettuare uno sviluppo coerente e continuativo del progetto per consentire di recuperare, ancora, qualche decimo in zona qualifica, da abbinare a delle strategie di gara che siano molto flessibili, ad ampio spettro.  La vittoria ha dato un input concreto sulle risultanze della tipologia di lavoro che ora deve essere ulteriormente sviluppata. Il gesto di stizza di Wolf e la dichiarazione di Lauda che ha detto” la Ferrari è più veloce” avranno le loro conseguenze in queste ore al reparto corse in Inghilterra e Costa dovrà trovare qualcosa di magico dal suo cappello a cilindro con l’aiuto dei suoi tecnici.