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Quando il RACI di Modena era una cosa veramente seria

Lauro Malavolti ci ha ricordato, dal suo mastodontico archivio di manifesti quello che l’allora RACI Reale Automobile Club di Italia di Modena decise di far esporre nelle pubbliche bacheche del Comune di Modena per vedere di ridurre l’incidentalità che vedevano coinvolti i pedoni non ancora abituati all’incremento, sigh allora, del traffico veicolare.

Quanto successo a Roma è come minimo esacrabile. Purtroppo le condizioni psicofisiche del guidatore non sono assolutamente da giustificare ed a tale proposito bisogna entrare nell’ordine di idee dei controlli su strada, da parte delle forze dell’ordine, più stringenti, a qualsiasi ora del giorno e non solo a tarda notte e nelle giornate del fine settimana..

A quanto sembra, dalle notizie apparse sui media, le due ragazze hanno compiuto una leggerezza, attraversamento di una strada destinata allo scorrimento veloce al di fuori degli appositi spazi ed in condizioni del clima che non hanno consentito loro di valutare la velocità delle vetture che stavano transitando.

Una leggerezza che ha avuto un esisto sproporzionato ed irreversibile tra causa ed effetto. Essere uniti al dolore delle famiglie è d’obbligo, ma, da quanto accaduto, bisogna fare tesoro, non bisogna spegnere le luci dell’emotività del momento in attesa del prossimo episodio luttuoso.

Bisogna che vengano messe in essere delle campagne di sicurezza stradale che abbiano una consistenza a 360°, a partire dai pedoni e ciclisti per arrivare agli automobilisti.