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Ferrari quali motori in Canada dopo gli allarmi di Monaco

Nelle dichiarazioni rilasciate sul profilo ufficiale della squadra Ferrari, Fred Vasseur ha rilasciato una dichiarazione in cui non fa riferimento a quale dei tre motori già utilizzati saranno disponibili ad alternarsi tra le tre prove libere e le qualifiche e gara, in cui il motore deve esser Leo stesso salvo penalità.

A Monaco si sono verificate alcune situazioni di allarme che hanno riportato in pista uno dei motori già utilizzati, e quindi con il suo chilometraggio sulle spalle, in quanto un allarme di un sensore aveva segnalato qualcosa di anomalo, al di fuori del range sotto il 3% entro cui viene data l’ omologazione alla gara di un propulsore, sembra per quanto riguarda l’olio, non si sa se pressione o temperatura.

L’utilizzo di un motore che è già stato in rotazione non è una cosa preoccupante visto che su quel tracciato il massimo dei regimi viene utilizzato attorno al 30% del giro completo e nello stesso tempo la lunghezza del G.P. e decisamente ridotta a fronte degli altri tracciati ed alla fine la media è stata decisamente ridotta anche in funzione dello stop che si è reso necessario.

In Canada le cose sono decisamente differenti e se si vogliono sfruttare le opportunità del sorpasso, su questo tracciato disponibili, le velocità massime consentite, il motore per le qualifiche e la gara deve essere in grado di esprimersi al meglio delle proprie capacità preci è stato progettato e costruito.

“Siamo per il Canada sull’onda dell’entusiasmo per il successo di Charles nella sua gara di casa a Monaco, come abbiamo fatto dopo la vittoria in Carlos in Australia. Tutto il team è carico e si è preparato al massimo per questo appuntamento: il circuito di Montreal è piuttosto diverso da quello del Principato, ci sono ancora delle curve lente ma in genere c’è molta più velocità, meno bisogno di carico aerodinamico e più opportunità di sorpasso.” – attacca il responsabile della GES

Tuttavia credo che il nostro approccio come squadra non debba cambiare: occorre avvicinarci a questo weekend consapevoli che ci stiamo muovendo nella giusta direzione sia dal punto di vista tecnico, sia sotto il profilo dell’armonia in squadra che per quanto riguarda le decisioni da prendere in pista.” continua

Quella armonia che gli sembra interessare molto di più che l’inserimento di un uomo solo sia pure del massimo livello e che verrebbe a modificare gli equilibri che sono stati faticosamente raggiunti. Una replica di quella che è stata una dichiarazione analoga quando gli si è accennato al discorso Newey.

“Il lavoro fatto finora ci ha permesso di ridurre ulteriormente il gap che ci separa da chi è al comando delle due classifiche iridate. I valori, specie in qualifica, tra noi, McLaren e Red Bull sono estremamente ravvicinati e sappiamo che ogni piccolo dettaglio può fare la differenza.” ha concluso.

L’ultima delle 12 vittorie ottenute in un G.P. del Canada, che agli inizi si correva su altri tracciati rispetto a questo di Montreal, la si deve a Sebastian Vette che l’ottenne nel 2018 mentre nell’anno successivo si dovette accontentare della sola pole.

Una latitanza cheha già compiuto i 5 anni e questo è il sesto con cui si cerca il riscatto, quasi come quanto avvenuto due domeniche or sono sul circuito di Montecarlo.