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FERRARI F1

Ferrari domenica di errori su tutti i fronti

Un errore nella strategia di gara, quando sul tracciato del Santerno è arrivata la pioggia, non solo ha regalato agli avversari della Ferrari 499P, che aveva dominato le qualifiche, la vittoria ma anche tutta la zona podio,

Un errore che si può dire che è accomunato con il doppio errore, competitività a parte per la SF-24, in Cina in entrambe le gare in programma nel mondiale di F.1 con un risultato finale per lo meno amaro: per la prima volta in stagione, e non potrebbe essere l’ unica e l’ ultima, la Ferrari è rimasta fuori dalla zona del podio.

Unica soddisfazione nel fine settimana: la vittoria “parziale” della 499P color giallo, ed iscritta privatamente da AF Corse che peraltro gestisce anche le due Hypercar rosse ufficiali , che partiva in prima fila con il secondo tempo in qualifica, nella classifica riservata alla scuderie private.

Un risultato comunque lontano dal podio assoluto.

Se ad Imola è stata la pioggia a tradire il pubblico degli appassionati corsi numerosi, a Shanghai invece è stato un doppio errore che ha regalato agli avversari punti e gloria in F1.

Il primo errore è nato nella gara sprint quando i piloti della Ferrari si sono “aggrediti” l’un l’altro in una lotta con Alonso ed hanno aperto un “portone” allo spagnolo che vi si è buttato a capofitto andando ad agguantare quel terzo gradino sul podio che gli era lontano a prestazioni del momento.

Sainz su Leclerc l’ordine degli addendi, nelle responsabilità dell’accaduto, trasposizione dell’errore in gara dove gli addendi della responsabilità si son invertiti con un Leclerc che ha accompagnato Sainz sul bordo pista lasciando agli avversari, che vi si sono buttati a capofitto, le traiettorie migliori interne.

Il poi si è trasformato in una rincorsa nel gruppo nella parte iniziale della gara, con la necessità di fare sorpassi in situazioni caotiche mettendo a dura prova i pneumatici e le prestazioni stesse con il risultato che ha portato anche la Mc Laren di Norris ad essere davanti in assoluti e sul secondo gradino del podio.

E dire che sabato pomeriggio le cose si diceva si fossero chiarite al cospetto di Vasseur. Ma come al solito quando si fa calare la visiera, all’accendersi de semafori rossi, il tutto si trasforma ed il fatto che il tuo compagno di squadra è il tuo avversario più temibile prende il sopravvento.