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sicurezza stradale

Seta: l’ipotenusa è più corta dei due cateti

Nella zona di V.le Crispi, quando i mezzi del trasporto pubblico approcciano alla stazione dei treni, che si potrebbe definire un hub delle interconnessioni, si nota una sorta di “anomalia” sia per quanto riguarda lo spazio percorso, consumo di carburante, inquinamento ed anche facilità d’accesso alle pensiline.

Ora i mezzi che provengono da P.le Bruni ad un certo punto devono svoltare a sinistra, quindi dopo un accelerazione provenendo dalla rotonda, rallentare per la svolta, ri accelerare e frenare per la presenza di una fermata a richiesta, per poi ripartire e frenare se l’intersezione semaforica risulta con lanterna rossa, prima di svoltare a destra per l’accesso al piazzale della stazione.

Per i passeggeri deboli di stomaco o che non hanno trovato posto a sedere un bello sballottamento, oltre al consumo degli, organi meccanici del mezzo ed affaticamento del conducente, nonché il rallentamento del traffico in un punto cruciale per le provenienze degli abitanti di Modena Nord.

Molto più semplice e con una spesa di poche migliaia di euro che sarebbe invece necessaria per l’aggiornamento della sede stradale, meno di 100 metri, che consentisse di collegare v:le Crispi direttamente con il piazzale dove esiste un ampia pedonalizzazione, consentendo al mezzo pubblico di evitare tutto quanto descritto in precedenza.

Meno chilometri percorsi, con la somma dei singoli passaggi giornalieri, meno consumo, meno inquinamento, meno intralcio al e dal traffico, un accesso più “comodo” alle pensiline dove si accederebbe allineati e con meno tempo di percorrenza.

Invariato rimarrebbe invece il percorso in uscita dal piazzale stesso a fronte di quanto avviene oggi.