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sicurezza stradale

Da Altro Consumo consigli per le gomme estive

Con aprile è arrivato il momento di smontare le gomme invernali e passare a quelle estive. Va ricordato innanzitutto che l’uso di alcuni tipi di pneumatici invernali (ovvero quelli marchiati M+S che riportano tra le loro caratteristiche indici di velocità inferiori rispetto a quelli indicati sulla carta di circolazione del veicolo), non è consentito per legge nei mesi estivi, dal 15 aprile fino al 15 ottobre. 

In secondo luogo, anche se per tutti gli altri tipi di pneumatici invernali (e cioè quelli con i parametri riportati sulla carta di circolazione) non c’è alcuna restrizione temporale e possono quindi essere usati durante tutti i mesi dell’anno, il consiglio è comunque quello di attivarsi ugualmente per il cambio delle gomme: visto che le massime di questo periodo passano spesso i 20 gradi, il rischio di rovinare i pneumatici invernali è reale. Quindi questo è il momento giusto per acquistare quelli estivi e montarli.

Se devi acquistare un nuovo treno, la prima cosa da fare è mettere a confronto i vari modelli grazie al nostro test comparativo e approfittare degli sconti disponibili.

Il nostro test sui modelli di pneumatici estivi, poi, ti aiuta non solo a confrontare i prezzi ma anche a trovare i modelli con le performance migliori. Abbiamo deciso di testare taglie diverse, ognuna adatta a tipologie di auto differenti. La taglia di pneumatico della tua auto è scritta sul libretto, oppure puoi sempre guardare il codice inciso direttamente sugli pneumatici. Ma che cosa significano quelle lettere e quei numeri? Per fare un esempio proviamo a vedere cosa significa un codice come 185/60R14H: 185 esprime la larghezza del pneumatico in millimetri, 60 è il rapporto, in percentuale, tra altezza e larghezza della gomma (più basso è il numero più la gomma è sportiva), R sta per radiale, 14 è il diametro interno della ruota e H esprime la velocità massima omologata dalla vettura (in questo caso H equivale a 210 Km/h).

Se la tua auto non rientra in nessuna di queste taglie o non ti ricordi bene quale sia il codice di gomme adatte alla tua auto, puoi sempre scoprire come si sono comportati i pneumatici, marca per marca, durante i nostri test degli ultimi 10 anni: può esserti utile nello scegliere un produttore piuttosto che un altro.

L ‘etichetta energetica degli pneumatici

Già dal 1° maggio del 2021 esiste una nuova etichetta energetica per i pneumatici. Rispetto alla precedente contiene un maggior numero di informazioni sulle prestazioni delle gomme. L’etichetta precedente conteneva solo l’indicazione delle classi relative a tre caratteristiche: la resistenza al rotolamento, l’aderenza sul bagnato e la rumorosità. La nuova etichetta si è arricchita di informazioni ed è diventata più utile e trasparente. Agli elementi citati, infatti, si aggiungono informazioni circa la tenuta su neve e su ghiaccio. Inoltre, la presenza del QRcode consente agli utenti di verificare nel database ufficiale (EPREL) le informazioni riportate in etichetta. Ecco cosa si trova (e non si trova) nella nuova etichetta.

  • La resistenza al rotolamento. E’ un parametro, presente già nella vecchia etichetta, che ha un impatto diretto sui consumi di carburante. La nuova etichetta ha ridotto il numero di classi da sette a cinque: dalla lettera A (maggior efficienza e quindi minor consumo di carburante) alla lettera E (consumo massimo).
  • Aderenza sul bagnato. Più lo pneumatico è capace di aderire alla strada bagnata più corto risulterà lo spazio di frenata. Come per i consumi, anche per l’aderenza sul bagnato le classi sono stare ridotte da sette a cinque: classe A (gomma con lo spazio di frenata più corto) alla classe E (comma con lo spazio di frenata più lungo).
  • Livello di rumorosità. Il rumore esterno generato da uno pneumatico è classificato con le lettere A, B o C. Alla lettera A corrisponde un rumore meno intenso mentre alla lettera C quello maggiore. In aggiunta a questa classificazione, viene indicato il valore esatto del rumore (misurato in decibel).
  • QRcode. Grazie alla presenza del QRcode chiunque può accedere online ai dettagli tecnici contenuti nel database ufficiale europeo di registrazione (EPREL).
  • Purtroppo non è riportato in etichetta un parametro molto importante: la durata del pneumatico, cioè per quanti kilometri lo potrò usare prima di cambiarlo. I nostri test comparativi sui pneumatici danno invece questa risposta. I pneumatici che sono contraddistinti dal titolo di “miglior scelta verde” tengono conto infatti del consumo di carburante, della durata e del rumore nonché la capacità di garantire buone performance sia su asciutto che bagnato.

Scegliere uno pneumatico con classi più alte diventa importante anche per risparmiare carburante e produrre meno emissioni: uno pneumatico in classe A o B per quanto riguarda la resistenza al rotolamento permette di consumare meno e, di conseguenza, anche inquinare meno. Per fare un esempio, scegliere una gomma in classe B invece di una in classe C permette mediamente un risparmio di carburante fino al 7%

Quando si effettua il cambio di pneumatici è importante farlo nel momento giusto e scegliendo le gomme adatte alle condizioni meteo e alle temperature. Ad esempio in molti si chiedono se comprando delle gomme All season (qui una guida all’acquisto) si può evitare il cambio di pneumatici. Per rispondere, abbiamo messo a confronto in una prova di frenata in diverse condizioni meteo pneumatici estivi, invernali e quattro stagioni; i risultati lasciano pochi dubbi: tenere uno pneumatico non adatto alle condizioni climatiche che troviamo per strada (oltre a farci rischiare sanzioni) abbassa di molto la sicurezza in frenata. A questo link trovi tutti i risultati delle nostre prova di frenata.

Sulla sicurezza incide anche una corretta manutenzione delle gomme. A questi link puoi trovare alcuni consigli utili e pratici sulla manutenzione dei tuoi pneumatici e su come conservare le tue gomme invernali dopo il cambio, e anche un’analisi di quando è il caso di cambiare i pneumatici invernali.

Attenti alla giusta pressione

Scegliere la gomma con le migliori performance non basta. Una gomma a terra o una gomma con un valore di pressione inferiore a quella ottimale, consuma di più e riduce la durata della gomma stessa. Gli pneumatici perdono naturalmente pressione ogni 2 o 3 mesi (circa 0,2 bar) e ogni volta che si abbassa la temperatura di 10 gradi.

Tuttavia l’85% di tutte le perdite di pressione sono rappresentate da perdite “piccole”, diluite nel tempo e quindi non facilmente e immediatamente identificabili. Assicurati di utilizzare il valore di pressione “autostrada” per il tuo veicolo quando percorrerai lunghe distanze o con carichi elevati. Ricordati che il consumo di carburante aumenta dell’1-2% ogni 0,2 bar sotto la pressione ottimale. Infine, quando scegli nuovi pneumatici, meglio orientarsi verso quelli con un’etichetta energetica A o B.