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FERRARI F1

Gastrite alias appendicite… forse peritonite? Oh….

Quale siano state le effettive condizioni di salute di Carlos Sainz e per quanto queste si siano protratte nel tempo, quasi sottovalutate e “scambiate” per una gastroenterite nonostante uno stato febbrile “importante”, e quelle che sono state le indiscrezioni sugli effettivi tempi di recupero per il pilota madrileno, fanno nascere dei dubbi.

Una sottovalutazione, da parte dell’entourage del pilota che sente molto la pressione della stagione che lo vede come separato in casa e a fronte di tutte le citazioni ufficiali, nella scomoda posizione di essere la seconda guida acclamata nella squadra, per garantirsi la presenza in pista in questo fine settimana visto che poi vi sarebbe stato più tempo per effettuare gli esami approfonditi e quell’intervento che poi è risultato impellente e non procrastinabile.

Poi le voci relative a quelli che potrebbero essere i tempi di una convalescenza, per il recupero completo, e che potrebbero portare ad una sua ulteriore “defezione” in occasione della trasferta in Australia.

Quindi può prendere concretezza che la tipologia dell’intervento fosse indirizzato ad una anamnesi in cui l’appendicite stava virando o fosse già virata in qualcosa che abbia richiesto un intervento invasivo e più in profondità:

Quindi con le conseguenze che sono necessarie quando non si può “operare” in laparoscopia, che prevede solo tre piccoli inserimenti nel basso ventre come è ormai di consuetudine per le appendiciti non degenerate, e sono pertanto necessari interventi di sutura “tradizionali” e quindi con tempistiche di recupero che non coincidono con le sollecitazioni cui vengono sottoposte quei particolari punti del bacino da parte delle cinture di sicurezza a 6 punti e con le sollecitazioni dei G nelle attuali monoposto.

Oh…….