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Sainz -Ferrari sfogliano la margherita tra un anno o due di contratto

A Maranello la Ferrari da una parte e Carlos Sainz dall’altra stanno sfogliando le margherite a fronte della possibile tipologia di contratto da rinnovare in modo che almeno la situazione dei piloti, per il futuro, sia “stabilizzata” ed accantonata per poter pensare a tutto il resto, almeno sino al 2026, anno della rivoluzione nella F.1 globale.

L’annuncio dato dalla GES relativo al rinnovo di Leclerc si può dire che sia stato un capolavoro nella comunicazione ed ha scatenato interrogativi ed incertezze grazie al segreto relativo alla sua continuità nel tempo. Si parla di un minimo di 3 anni perseguendo l’ipotesi della durata quinquennale che era stata d’altronde la prima ad essere ventilata nel recente passato.

Manca l’annuncio relativo alla conferma di Carlos Sainz visto che esistono dei presupposti di posizioni parallele non convergenti, a fronte sia della durata sia dell’entità dell’ingaggio visto che nell’accordo di Leclerc sembra sia prevista una progressione di 5 milioni ad anno per arrivare alla quotazione di 50 milioni che è quella riservata agli altri due top driver del campionato.

Un limbo che potrebbe essere anche un ulteriore momento di spalmare la comunicazione nel tempo per far sì che l’interesse dei media sia sempre sulla Ferrari ma nello stesso tempo “distratto” dal come e quando relativo al progetto 676 a partire del nome ufficiale di iscrizione al campionato stesso.

La posizione di Sainz, nonostante la sua unica vittoria che è sfuggita in stagione alla Red Bull, è molto legata anche alle opportunità che il mercato rende possibili e che di giorno in giorno diventano però sempre meno stabili visto che i piloti che possono interessare, per prestazioni, vedono confermando il prolungamento dei relativi contratti dalle loro attuali squadre.