Categorie
FERRARI F1 Senza categoria

Il progetto 676 che più è leggero e rigido “corre” spedito verso l’omologazione FIA

Stando alle illazioni dalla Ges della Ferrari di Maranello, in queste ultime ore di lavoro prima della sosta invernale ed alla ripresa del lavoro lunedì 8 gennaio, sembra assodato che la nuova disposizione dei coni laterali di anti intrusione, per la salvaguardia dell’incolumità del pilota in caso di impatto laterale, abbiano trovato la posizione richiesta dai responsabili dell’aerodinamica guidati da Diego Tondi.

Tondi è colui che ha sostituito David Sanchez, a suo tempo uscito da Maranello, avendo nello stesso tempo il risultato di avere superato le simulazioni di “omologazione” interne in cui la scocca deve essere sottoposta per conto della FIA.

Obbligo, la omologazione della FIA presso la struttura CSI di Bollate demandata in tal senso, che deve essere superato prima che la monoposto scenda in pista per qualsiasi tipologia di test.

La nuova posizione sembra rispondere alla nuova impostazione aerodinamica esteriore ed interiore delle pance laterali, dando una consequenziale opportunità di modificare il posizionamento di parecchie componenti di base presenti nelle pance laterali ed aventi specifiche priorità per il funzionamento del motore e degli altri apparati connessi.

Posizionamento che è stato reso anche possibile alla nuova struttura che rappresenta la scocca che nell’anno passato è stato uno dei problemi che hanno limitato lo sviluppo della monoposto fermo restando che sarebbe stato necessario una revisione profonda della struttura che avrebbe limato di molto le altre disponibilità per il Budget Cap.

Per il lavoro i tecnici dedicati alla scocca hanno utilizzato il grafene. Una ulteriore sviluppo di questa sostanza che ha una peculiarità: essere plasmabile, leggera e molto resistente e per irrigidire alcuni punti specifici, compreso il basamento motore utilizzando stampanti in 3D.

Non appena i due “componenti” grafene e stampanti potranno lavorare in simbiosi ne risulteranno rivoluzionate anche le mono scocche. Dalla loro funzione attuale, potrebbero ampliare la loro utilità per contribuire, anche, ad eliminare alcuni componenti sussidiari o mettere gli stessi in posizioni che potrebbero risultare molto più opportune, per il baricentro complessivo della monoposto.

Per le soluzioni aerodinamiche, ovvero andare a cercare del carico  senza gravare sulla percentuale di potenza necessaria per superare la resistenza all’avanzamento. Avere quindi più potenza a disposizione per le prestazioni assolute.

Le scocche potrebbero avere uno spessore che sia a tutto vantaggio della rigidezza e della sicurezza per il pilota lavorando sulle “cavità” che darebbero grandi opportunità di sopperire ad altre ed ulteriori necessità se debitamente realizzate.

Nello stesso spessore di alcune componenti della carrozzeria e del fondo vettura sono studiate e realizzate delle canalizzazioni sia pure di spessore ridotto ma atte a far confluire certe quantità d’aria necessarie ed indirizzarle nei punti più giusti e mirati.

Oltre a tutto le scocche potranno essere stampate  in un corpo unico, quindi in grado di esprimere maggiore rigidità, minore flessione maggiore leggerezza