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FERRARI F1

Monza una vera incognita rossa

Per quanto ci possa della marea rossa a spingere moralmente la Ferrari nel G.P. di casa, nel fine settimana, diventa difficile poter interpretare in modo anticipato cosa potrà succedere se si prende come riferimento il fine settimana appena trascorso e per quanto esce da Maranello dove è ormai chiaro che ogni centesimo delle risorse economica disponibili deva essere concentrato sul progetto 676 per far si che la monoposto del prossimo anno sia antitetica a fronte di quella attuale.

In Olanda si è visto di tutto e di più: dalla mancata di affidabilità di un motore, alla mancata costanza nelle prestazioni di giro in giro e nel giro stesso per arrivare all’agitazione che ha coinvolto uno dei cambi gomme con la relativa perdita di tempo e posizioni nella classifica, a inizio gara.

Monza ha delle caratteristiche che sono totalmente differenti a fronte di quelle di Zandvoort dove la mancanza della monoposto è stata all’origine del problema che ha costretto a dover ricostruire l’esemplare di Leclerc dopo un impatto contro le barriere che non sembrava, dall’esterno, così dirompente per scocca e cambio.

Del diman non c’è certezza anche se Fred, il giustificatore, pone sul piatto della bilancia la rincorsa ad un doppio risultato in zona punti, punti pesanti, per vedere di recuperare quanti più possibili degli attuali 54 che separano dal secondo posto tra i costruttori ed andare ad incrementare il monte premi disponibile per sviluppare al meglio la nuova monoposto.

Una volta a Monza la Ferrari era in grado di dare delle risposte per quanto riguarda il futuro della squadra piloti anche se in effetti quest’anno non vi è una scadenza impellente ma ricordiamo la situazione in cui si è trovato Vettel che da prima scelta fu improvvisamente scaricato.