Domenica fa in scena un altro confronto sulla distanza in casa Ferrari. La 499P depotenziata per il “ballante of performance”, per la vittoria ottenuta alla 24 ore di Le Mans, scende in pista alla 6 ore di Monza valida per il campionato WEC mentre la SF-23 sarà impegnata a Silverstone per trovare una conferma a fronte di ulteriori evoluzioni tecniche attese dopo le prestazioni dimostrate domenica scorsa in Austria.
Un impegno che non si vedeva da anni su tanti fronti in quanto non bisogna dimenticare che in pista, nelle gare di durata, vi sono anche la versione GT3 della 296 che sta progressivamente sostituendo la 488 che è oggi in mano alle scuderie private dopo aver vinto di tutto e di più nella passata stagione.
In entrambe le gare che si sovrappongono come orari nella fase finale, la 6 ore parte alle 12.30 ed il G.P. alle 16.00, va in scena anche una lotta tra Italia e Giappone. Più specifica la lotta a Monza tra la 499P e la Toyota che ha dominato nel recente passato mentre è più indiretta in F.1 in quanto solo il motore della RB19 ha una derivazione di origine Honda.
Due appuntamenti da non perdere per l’interesse che il successo della 499P, dopo 58 anni dall’ultima vittoria Ferrari e dopo 50 di assenza dalla 24 ore, ha suscitato in una categoria che si può definire decisamente più completa della F.1 per le distanze che ogni volta vengono percorse e per il maggior coinvolgimento di squadra per i ripetuti pit stop dove sono di scena anche i rifornimenti di carburante oltre al cambio piloti e gomme.
Checché se ne dica vi è anche una lotta intestina nella Ferrari stessa, tra i due reparti corse, per primeggiare anche in funzione degli sviluppi, non solo economici, che si vogliono ottenere.
L’esperienza della 499P per certi aspetti è anche più vicina, per non parlare poi della 296 GT3, a quelle che sono le aspettative di produzione per le Gran Turismo stradali, con un maggior coinvolgimento della 296 che deriva direttamente dalla produzione di serie.