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16 settembre 1979 il G.P. di Imola Scheckter licenziato?

La F.1 dell’era moderna è approdata ad Imola nel 1979 per “glorificare” la vittoria iridata ottenuta da Schekter nel G.P. d’Italia a Monza, scortato sul traguardo da Villeneuve in una parata epica.

Allora la sala stampa, sul Santerno, era situata sotto gli spalti della tribuna del traguardo ed al sabato mattina assieme al collega Nestore Morosini ed un altro inviato di cui non ricordo il nome, abbiamo spontaneamente fatto nascere un pesce d’aprile che ha scatenato il caos assoluto nel paddock.

Era molto presto ed oltre a noi vi era una solo collega della cronaca locale che tendeva le orecchie, quasi fosse un elefante. Un’ illazione tira l’altra a partire dal fatto che quella sarebbe potuta essere l’ultima gara di Scheckter con il cavallino ramparte.

Lui infatti sud africano, ebreo, con la finanziaria della famiglia Gheddafi che possedeva un considerevole pacchetto di azioni della Fiat…..

Vi erano tutti i presupposti per cui Enzo Ferrari si trovasse costretto a licenziarlo.

Domenica mattina su due quotidiani locali, facenti capo ad un editore bolognese, su tre colonne in neretto si titolava “Ferrari licenzia il campione del mondo”. Una bomba sull’intera f.1.

Aci sparge a macchia d’olio una notizia: possibile arrivo di Enzo Ferrari che già sta tuonando ed imprecando nella sua casa di Maranello avendo letto la notizia.

Si presenta invece il suo fedelissimo Franco Gozzi che aveva un diavolo per capello e si era messo alla caccia di chi potesse essere stato ad aveva innescato questa “bufala” colossale che fece il giro del mondo in un attimo. Tra Modena, Maranello, Torino e van officina della Ferrari ad Imola i telefoni che squillavano sempre.

Altrettanto “rosse” diventarono le linee telefoniche del centralino adiacente alla sala stampa con i direttori dei quotidiani italiani che tuonavano con i rispettivi inviati, compresi gli altri due colleghi con cui abbiamo acceso la miccia.

Parallelamente il ticchettio dei telex era incessante come pure sui fax. Si trattava delle smentite sia di Enzo Ferrari sia di Gianni Agnelli per parte della Fiat.

L’ultima nota: l’ordine di convocazione dei tre a Maranello per il lunedì mattina con il capo scoperto di cenere.