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Produzione di serie

Motor Valley Fest quanto da rivedere

Riflettori puntati sul futuro del settore automotive in occasione del convegno inaugurale della quinta edizione del Motor Valley Fest in programma a Modena fino al 14 maggio al Teatro Comunale Pavarotti – Freni. Al centro della giornata, i temi sollevati dai partner di McKinsey: i cambiamenti in corso nel settore, tra la necessità di una maggiore sostenibilità e l’avvento dell’Intelligenza artificiale, ma anche i trend legati alle nuove generazioni di guidatori, sempre più attenti alla “emotional mobility“.

Andreas Cornet, senior partner McKinsey & Company, si è soffermato sull’importanza della cosiddetta mobilità emozionale, con un’analisi sui cambiamenti in corso nel settore, sui trend del mercato, ma anche su gusti e preferenze delle nuove generazioni, «più attente alla personalizzazione dei veicoli ma anche alla sostenibilità». In chiave di innovazione, Cornet ha approfondito i temi della concorrenza cinese, sempre più competitiva, delle Intelligenze Artificiali nell’automotive e della transizione verso l’elettrico. «Nelle previsioni McKinsey – ha spiegato – nel 2030 il mercato dell’auto è destinato a evolversi passando dall’attuale 15% di motorizzazioni elettriche, 26% ibride e 68% benzina, a 40% elettrico, 37% ibrido e 23% benzina».

Michele Bertoncello, Partner McKinsey, ha illustrato l’importanza per i produttori di passare da una concezione di brand prettamente autocentrica a una che metta al centro il guidatore, di prestare attenzione all’esperienza del cliente, con cui tenersi in stretto contatto tramite strumenti digitali, e in definitiva di «investire in elettronica, software, IA, continuando l’impegno visto negli ultimi 10 anni, che hanno visto una crescita del 300%, per un valore di 200 miliardi di euro. In una frase, la prospettiva deve passare dalla velocità e dai chilometri all’ora, all’emozione e al piacere della guida».

Nel panorama espresso dai relatori di McKinsey si nota come vengano dalla Cina le vetture elettriche di medio settore mentre per quanto riguarda le Ipercar prossime nessuna nell’elenco è made in Modena

Il terzo momento dell’evento, la Motor Valley Top Table, ha visto intervenire i rappresentanti degli storici marchi della Terra dei Motori per confrontarsi sulle prospettive future delle due e quattro ruote, a partire dalla rivoluzione elettrica.

«Sin dalla prima edizione di cinque anni fa – ha evidenziato Claudio Domenicali, CEO Ducati Motor Holding Spa e presidente dell’Associazione Motor Valley Development – il Motor Valley Fest è riuscito a confermarsi come un appuntamento di riferimento per il settore automotive. In questi anni di grandi cambiamenti e transizioni globali, appuntamenti come il Fest rappresentano un’opportunità importante per fare rete e confrontarsi su alcuni tra i temi più rilevanti a livello nazionale e internazionale, dall’innovazione all’AI, fino alla valorizzazione dei talenti all’approccio alla sostenibilità».

«Qui nella Motor Valley – ha dichiarato Andrea Pontremoli, CEO Dallara Automobili – abbiamo tutte le tessere del puzzle per affrontare e vincere le sfide del futuro. L’unico rischio che corriamo è quello di stare fermi, dobbiamo muoverci. Noi lo stiamo facendo in tre direzioni: leggerezza, aerodinamica e simulazioni virtuali, che oggigiorno sono diventate fondamentali per verificare efficienza e prestazioni delle innovazioni». 

Hannes Zanon, Commercial Director Pagani Automobili, ha sottolineato che «l’elettrificazione offre un’opportunità a tutte le aziende della Motor Valley. Stiamo già lavorando su tecnologie full electric, la Pagani elettrica esiste già, anche se esistono dei vincoli tecnologici, ad esempio in ambito di raffreddamento. Siamo fiduciosi che questi limiti verranno superati entro i prossimi cinque anni».

«La nostra tecnologia – ha evidenziato Livia Cevolini, CEO Energica Motor Company Spa – ha applicazioni in tutti i mercati, ma all’interno della Motor Valley abbiamo voluto dimostrare che è possibile essere sul mercato con un prodotto a due ruote d’avanguardia ed elettrico. La Motor Valley ha tutto ciò che serve – talenti, competenze, tecnologie, supply chain – e dobbiamo continuare a fare sistema, per dimostrare al mondo che in qualsiasi ambito siamo capaci di farlo al meglio, realizzando prodotti di assoluta qualità».

Davide Grasso, CEO Maserati ha sottolineato che quello in atto è «un cambiamento epocale, che riguarda in primis il passaggio dal motore a combustione a quello elettrico. Maserati sarà il primo marchio della Motor Valley a passare completamente all’elettrico e dall’anno prossimo non produrremo più i motori V8. I nuovi motori elettrici garantiscono assoluta competitività ed eccellenza, così come garantito dai nostri motori a combustione fino ad oggi».

«In Ferrari – ha affermato Andrea Antichi, Chief Manufacturing Officer Ferrari Spa – l’innovazione fa leva sul vantaggio competitivo più grande, che sono le persone. Come diceva Enzo Ferrari, le nostre macchine sono diverse perché c’è l’apporto intellettivo dell’uomo. Un dato su tutti: l’anno scorso abbiamo raccolto circa 6900 idee di miglioramento, buona parte delle quali interessano la riduzione dei consumi di energia. Grazie a queste idee siamo riusciti a ridurre  del 5% i consumi».

Nel primo trimestre 2023 – ha spiegato Stephan Winkelmann, Chairman and CEO Automobili Lamborghini – abbiamo raggiunto ottimi risultati, frutto del lavoro e del percorso che stiamo portando avanti. In questo decennio è previsto un investimento di quasi 3 miliardi di euro, per arrivare a ibridizzare tutta la gamma entro il 2024 e a produrre della prima full electric entro il 2028. La benzina sintetica è un buon compromesso legato alla sostenibilità dal momento che il nostro parco automobili a combustione interna continuerà a circolare anche dopo l’eventuale stop nel 2035. Ciò significa che, anche dopo quella data, potremo avere vetture che rispetteranno i parametri della sostenibilità».