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Il Motor Valley Fest non è dedicato alla viabilità

La prossima settimana il Motor Valley Fest si sviluppo in modo molto centrale a Modena. Gli argomenti sono molto interessanti e proiettati alla transizione ecologica a fronte della mobilità.

Si spazia a 270° sul mondo dell’automobile ma manca la chiusura del cerchio parlando della viabilità, intesa come il territorio in cui le automobili si muovono per raggiungere il punto b partendo da quello a.

Non si parla di quelle che sono le infrastrutture necessarie per ottimizzare l’utilizzo temporale dell’auto e nello stesso rendere i percorsi più efficienti dal punto di vista della percorrenza.

Strade che un tempo erano caratterizzate dall’opportunità di assorbire il traffico dei decenni passati sono state e ancor oggi vengono ancor più ristrette anche in zone dove è previsto un incremento nel concentramento del traffico con percentuali importanti, ferme restando strutture decisamente obsolete.

Un paio di esempi che conosco benissimo è rappresentato dal rientro verso la città dopo essersi recati ad un noto centro commerciale di Via Vignolese. Un tratto di strada di poco più di 20 metri, a senso unico in entrata, impedisce l’accesso alla strada principale e costringe a doverne percorrere 700 di metri per arrivare in quello stesso punto.

il tratto di strada a senso unico che impedisce l’accesso alla Via Vignolesee costringe ad un persorso di 700 metri per riportarsi nella stessa poizione

Altro esempio è rappresentato dal percorso che devono effettuare gli utenti che provengono dalla stessa Vignolese e poi si devono dirigere alla parte sud della città. Esiste una corsia preferenziale riservata ai mezzi pubblici della lunghezza di circa 300 metri, mentre il traffico privato deve percorrere una deviazione della lunghezza 900 metri più o meno, con la presenza di un semaforo per ricongiungersi con quei fatidici 300 metri.

Consumo triplo di carburante e relative emissioni di inquinanti in atmosfera. La cosa non deve però meravigliare in quanto mentre l’assessorato alla viabilità del comune ristrutturava la circolazione di V.le Ciro Menotti,dove è stata realizzata una pista ciclabile che ha delle dimensioni maggiori a fronte di una singola corsia di marcia, l’università aveva indetto un “concorso di idee per la realizzazione di parcheggi a raso.

Lo studio che è stato premiato prevedeva il posizionamento a lisca di pesce delle vetture in modo da facilitare sia l’ingresso allo stallo sia l’uscita dalla stesso con lo scopo di intralciare al minimo l’andamento del traffico.

Nello stesso momento nel succitato viale gli stalli per il parcheggio sono stati fatti perpendicolari a fronte del senso di marcia, per cui sia l’ingresso e peggio ancora l’uscita rallentano, per non dire bloccano il movimento delle vetture in transito.