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C'era una volta

Stanguellini dal 1936 la prima “modenese da corsa”.

Per gli appassionati di automobilismo, l’appuntamento è per oggi pomeriggio alle 17.30 presso lo storico museo ella Stanguellini, in via Emilia est per la presentazione del libro ” L’altra modenese da corsa Stanguellini” che Daniele Buzzonetti ha redatto in ricordo del primo dei costruttori di vetture da competizione a Modena a partire dal 1936.

Non solo costruttore ma anche scuderia che gestiva le macchine di altri costruttori come Maserati e Zagato per piloti che orbitavano tutti sotto la Ghirlandina e in V.le Moreali dove era situato il primo accesso all’officina che era anche concessionaria della FIAT.

A fare gli onori di casa, con l’autore, Francesca Stanguellini, nipote del fondatore Vittorio, Mario Righini, il più famoso dei collezionisti locali, Adolfo Orsi, storico del motorismo ed erede dei fondatori della Maserati made in Modena ed Antonella Artioli che ne ha curato le stampe.

Mitiche furono le monoposto junior, sino all’avvento del l monoposto inglesi a motore posteriore, che hanno dominato in lungo ed in largo la categoria. In alcune gare lo schieramento di partenza era in pratica un campionato monomarca.

Da tenere presente che tra i collaudatori e sviluppatori della monoposto di F.Junior vi fu un certo Jean Manuel Fangio, grande amico della famiglia e noto per essere un campione del mondo di monoposto ma senza avere la patente di guida e con una deroga internazionale per le sole competizioni.

Ce lo svelò Angelo Orlandi, il mitico presidente dell’A.C.Modena, che lo ebbe come passeggero in un rientro notturno, a Modena, subito dopo il G.P. di Monaco dove era andato ad ingaggiare i piloti per il G.P. Città di Modena all’autodromo.

Fangio aveva fretta di rientrare a Modena visto che nella successiva mattinata aveva urgenzai un incontro in scuderia con Enzo Ferrari.