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Non tacciono i motori la F1 deve sviluppare le gomme 2023

Si riaccendono i motori delle F.1 che sono impegnate in queste ore di nuovo in pista sullo stesso tracciato che ha dimostrato come Verstappen e la Red Bull si siano meritate in esclusiva, e con il dovuto anticipo il titolo iridato in entrambi i campionato ufficiali.

Motori accesi sia per consentire ai giovani emergenti di mettersi in mostra avendo a disposizione vetture e pneumatici equivalenti a quelli che hanno a disposizione i piloti di prima squadra con cui si confrontano.

Unica vera differenza è il numero di pneumatici che ogni singolo debuttante avrà a disposizione in numero inferiore a fronte dei piloti ufficiali. In comune, contro quelle che sembravano essere le ipotesi per il futuro, è la temperatura cui verranno riscaldati i singoli treni di gomma prima di essere montati sulle monoposto per essere analizzati dai piloti e dai tecnici del fornitore unico.

In accordo con la FIA le termocoperte saranno tarate a 70° contro i 50 gradi ipotizzati ma per un tempo che non deve eccedere le 2 ore prima di essere montati per andare in pista. Le novità riguardano, in particolare la struttura con cui sono state sviluppate le coperture 2023 proprio per provvedere a ridurre quelle che sono state recepite come note “negative” in questa stagione.

Il lavoro di sviluppo e sperimentazione, che oggi deve essere definito prima delle prime prove del prossimo anno, ha riguardato tutto il treno dei pneumatici con una particolare attenzione sulle gomme anteriori che sono state quelle che in più occasioni sono state messe all’indice per l’effetto della guidabili in funzione del loro degrado.

Se ora si deve definire l’aspetto più probante e percentualmente presente in gara con le gomme a battistrada slick, per avanti saranno di scena le evoluzioni delle gomme da pioggia che sono un pò sulla graticola delle critiche sia per il fattore prestazioni sia per quello della sicurezza che, complice il nuovo effetto suolo, crea troppo “spray” nell’aria con un evidente diminuzione della visibilità.

I due circuiti su cui potranno cimentarsi le squadre saranno quelli del Paul Ricard e di Fiorano, ovvio che su questo circuito difficilmente approderanno altre squadre fronte ella Ferrari, perché dotati di sofisticati impianti di “pioggia” che possono simulare tutte le ipotesi possibili ed immaginabili,