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V…. come Verstappen e come Vittoria

Max Verstappen ha vinto il G.P. degli Stati Uniti al pronti via e poi una serie di coincidenze durante lo svilupparsi della gara, lo hanno costretto ad esprimersi al massimo negli ultimi giri quando ha dovuto vedersela con un Hamilton che andato in testa sfruttando le evoluzioni della gara e poi ha venduta cara la pelle rimanendo in testa sino agli ulti giri.

Oltre a confermarsi iridato l’olandese ha consentito alla Red Bull la conquista del titolo costruttori proprio nella giornata in cui il patron della Red Bull è passato a miglior vita e non ha potuto godere dell’iridato costruttori.-

La partenza di Verstappen è stato un vero capolavoro mentre Sainz ha confermato che in partenza la monoposto di quest’anno non è all’altezza della monoposto campione del mondo e, poi, per completare il misfatto ha tenuto una traiettoria a “stringere” all’uscita della prima curva per cui è stato speronato da Russell che poi è andato a scusarsi almeno per la sua parte di “colpevolezza” indotta dal comportamento del madrileno.

L’ingresso delle due Safety Car, a seguito delle uscite di pista di Bottas e poi del pasticcio tra Alonso e Stroll su cui sarà bene indagare, hanno annullato i vantaggi che il campione del mondo aveva messo in saccoccia cui deve aggiungere anche un problema alla ruota anteriore sinistra durante un più stop che gli è costato 11″ abbondanti, tutti da recuperare con uno spettacolare arrembaggio negli ultimi giri.

In testa, per parecchi giri, vi è stato anche Vettel che dopo il pit stop ha potuto solo ritornare in zona punti. Una volta ripropostosi protagonista di un recupero simile a quello di Leclerc che una volta arrivato in zona podio dopo una partenza penalizzante dallo schieramento per le sostituzione della PU non ha potuto ottenere di più ed alla fine, quando si è trovato ad uscire appena davanti a Verstappen ha palesato come la superiorità della monoposto campione del mondo è disarmante dal punto di vista tecnico.