Si sentiva che alla fine a Sergio Perez sarebbero stati dati solo 5 secondi di penalizzazione per quello che è stato il suo comportamento al seguito della Safety Car quando questa si stava per lasciare pista libera e decisiva per l’ultima fase di una gara travagliata.
Lasciava per la seconda volta ed il comportamento del pilota messicano, che ha riscattato una parte della stagione non troppo felice, si è in parte replicato e dopo la reprimenda gli sono stati comminati solo 5″ di penalità a fronte di altre situazioni in cui sono incorsi nell’ambito della F.1 nella passato.
Charles Leclerc, che ne era a conoscenza di questo “sentore”, non avrebbe dovuto far altro che rimanere un ombra del messicano per ottenere quella vittoria che manca ormai da troppe gare in particolare quando si parla di ripetute pole che invece fanno parte del bagaglio del pilota monegasco.
Già in partenza c’era stata una serie di coincidenze che hanno visto annullare il vantaggio di poter essere inseguito e passare al ruolo di inseguitore. Leclerc, negli ultimi giri, ha “ceduto” pensando solo a portare punti utili alla squadra in quanto l’inseguire stava portando ad avere delle situazioni a rischio per quanto riguarda il controllo della propria vettura e quindi l’ipotesi di un errore di troppo.