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Giuliani ricorda Don “ruspa” alias don Sergio e l’Ara

Stamattina si è festeggiato un doppio anniversario. i 4 anni dalla scomparsa di Don Sergio Mantovani deus ex machina della Parrocchia di S.Caterina ed il 40° dall’inaugurazione della Ara dedicata ai piloti scomparsi.

Giuliani Giuliano era presente e ci ha voluto ricordare il primo dei tanti episodi in cui don Sergio Mantovani un “attore” protagonista nella sua vita di sacerdote e parroco, legato a doppio filo al mondo dei motori.

Nella sua passione per il mondo dei motori ha saputo conciliare la sua vocazione con quella che è stata da sempre la sua passione legandola ai doveri di “pastore di anime”. Dopo la fondazione dell’asilo alla cui inaugurazione presenziarono i piloti di quegli anni, campioni del mondo di F.1 e degli sport prototipi.

Asilo in buona parte occupato dai figli degli operai che lavoravano in Maserati e Ferrari nel quartiere più “rosso” di Modena alla fine degli anni 50 creando non poco fermento tra i politici di quel colore politico.

Bambini che nell’ora di ricreazione giocando in giardino sono a contatto con le galline, situazione che gli hanno fatto avere parecchi problemi che gli sono stati indotti da chi non ha mai gradito questa situazione.

Poi, Giuliano Giuliani ci ha ricordato l’episodio in cui Don Sergio Mantovani ha esternato la propria passione anche per la guida delle vetture veloci all’interno dell’allora autodromo di Modena mettendosi alla guida della vettura sport biposto della Scuderia Serenissima del conte Volpi di Misurata.

Tra i meccanici a seguire questo “debutto” proprio Giuliano che aveva partecipato anche alla realizzazione della stessa vettura ma non aveva nessuna apprensione per questo debutto.

Franco Zagari noto fotografo di Automobilismo, non troppo vicino alla religione, ad immortalare il debutto in particolare con la “zabria” di Don Sergio che svolazzava fuori dall’abitacolo per cui è stato necessario intervenire per evitare le la stessa volasse sui carburatori.

Il tutto sarebbe finito in una esperienza molto positiva se le foto dell’evento non fossero state poi pubblicate all’estero con la dicitura Don Sergio Mantovani alla guida della sport prototipo ” la vettura della Scuderia Città del Vaticano” SCV che visualizza le targhe delle vetture del Papa.

Figuratevi il caos che ne scaturì, in tutti i livelli della Chiesa. Non fu l’unico, visto che Don Sergio si sostituì in prigionia dell’anonima sarda al posto dell’Ing: De Angelis per consentirgli di recuperare il riscatto.

Poi l’episodio dell’abbattimento, con una ruspa, della piccola chiesa pericolante negli spazi prossimi all’asilo e della casa di riposo che ha fatto realizzare. Processo che occupava le cronache locali e nazionali. A metterci il carico da 90 Enzo Ferrari che fece sapere di avere dato la disposizione affinché il suo autista portasse in carcere le arance tutte le mattine. Ovvero quasi mettere all’angolo il giudice che sarebbe stato al centro delle cronache a lungo.