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Dalle parole ai fatti oggi la F.1 é in pista

Secondo la volontà di Liberty Media la F.1 deve contrarre i propri fine settimana a partire dal venerdì mattina con le conferenze di prammatica secondo il programma della Fia.

Una situazione che non ha molta ragione d’essere in quanto i media, stampati, non vanno certo a cambiare i propri piani editoriali ampliando lo spazio per le edizioni di domani da dedicare alla F.1.

Questo nuovo format è più accentrato nell’interesse delle televisioni e nei media web che “bruscano” la notizia in pochi minuti e quindi tra le conferenze di questa mattina ed i resoconti delle prove hanno il tempo necessario per riempire i social di notizie.

Alcune squadre però hanno cominciato a capire l’antifona e nel pomeriggio del giovedì quando i piloti sono già sul circuito o dintorni, organizzano incontri stampa da cui scaturiscono delle chiacchierate, anche approfondite.

Al centro delle attenzioni vi è in particolare la Ferrari che sta sfruttando al massimo l’impatto mediatico della prima gara e successo della stagione con logorroiche dichiarazioni che spesso si possono sintetizzare alla grande, in quanto gli argomenti sono un pò ripetitivi e scontati.

Ripetitivi e scontati anche da parte delle altre squadre quando gli argomenti e le risposte viaggiano sullo stesso tema lessicale cambia solo la risposta in funzione da chi arriva tra chi è lepre e chi segugio inseguitore ma dato per favorito, pronto ad esplodere in tutti ala sua competitività.

Tutticoncordano su un tema: questa gara dovrebbe dare delle informazioni meno calibrate, almeno per la giornata di oggi, in quanto le caratteristiche differenti del tracciato non hanno ilbackground delle lunghe sessioni di prove.

Oggi l’intuitività, la rapidità di comprensione, per quella che è la linea di pensiero tecnico con cui, in particolare, ridurre o annullare il pompaggio aerodinamico, che su alcuni dossi presenti sul veloce potrebbe essere più preoccupante, sono basilari per la messa a punto con cui approcciare alle simulazioni, di domattina per i long run.

Poi vi è ancora lo spauracchio del Covid19. Tutti stanno più che abbottonati, in particolari i piloti vistoche Sebastian Vettel è costretto a rinunciare anche a questo appuntamento.