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sicurezza stradale

C’è chi ha un odio atavico verso le auto

Assistendo a certe conferenze sul Clima e sul Tempo si scoprono tante situazioni di estremo interesse su quelli che sono i livelli percentuali d’inquinamento a lungo termine, ovvero quello legato alle emissioni di CO2 nell’atmosfera che richiede decenni per essere dissipato.

Parallelamente però si sentono delle avversioni “ataviche” nei confronti dell’automobile che viene espresso come il male assoluto tanto da dire:

Se mettiamo una mucca ed un auto in una garage domandatevi chi inquina di più“.

Il popolo ben pensante, presente in sala, subito trova il paragone più che calzante e si alza un brusio di approvazione. Invece nessuno pensa che in quella situazione l’elemento inquinante è la MUCCA in quanto alla stessa bisogna dare da mangiare.

Nel mangiare emette naturali effluvi della sua digestione dal posteriore e sono un fonte di non poco inquinamento. L’auto viceversa non inquina in quella condizione, essere in un garage, in quant0 è ferma ed il suo motore è spento e non consuma i combustibili fossili.

Un piccolissimo accenno invece su quelli che sono i danni diretti che l’attuale guerra, che dissemina un paese di morti da deprecare e piangere, produce con le emissioni di CO2 che si riversano sul mondo, come peraltro quelle di tutte le guerre in essere e di cui non si parla.

Aerei, missili ma sopra tutto le decine o centinaia di carri armati presenti sul terreno, hanno una potenza d’inquinamento dai loro scarichi che, oltre ad emettere nuvole di fumo pestilenziale, è più elevata della loro potenza di fuoco, micidiale e nefasta.

La soluzione non sta nella bacchetta magica ma in un processo di metamorfosi dell’attuale sistema di vita globale in cui, in estate quando si passa davanti alla porta di un negozio o grande magazzino si sente una folata di aria gelida e esce dalla porta aperta.

Per avere quell’ aria così “rinfrescante“ma dispersa è necessario consumare energia, creata per buona parte dall’uso di combustibili fossili, che contribuisce ad incrementare il calore esterno per il processo di condizionamento.

L’auto di certo inquina ma il suo inquinamento è dovuto in percentuale con minimale, da quelle che sono le gestioni normali del traffico che, nonostante, l’ enorme evoluzione delle tecnologie elettroniche, le stesse non si vedono applicate alle componenti statiche del traffico, semafori e lunghezze dei percorsi, in funzione dei flussi del traffico nell’arco delle 24 ore, che invece sono molto variabili.