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F.1 é scaramuccia tra guardie e ladri

Il nuovo regolamento tecnico, con cui la FIA ha voluto determinare i confini di lavoro e sviluppo delle monoposto che saranno in pista da quest’anno, ha aggiunto delle nuove metodologie di lavoro che hanno ulteriormente abbandonato il modo di poter progettare le monoposto.

Ora tutto è legato alla tecnologia CAD che deve garantire, al dipartimento di controllo tecnico della Fia, presente sui campi di gara, di avere una banca dati per cui il controllo di verifica, nel dopo corsa, non sarà più legato all’utilizzo delle sagome d’ingombro, ma andrà a controllare il tutto.

L’unica cosa che rimane “tradizionale”, ma pur sempre. con uno sviluppo molto avanzato dei controlli, è quello relativo al peso delle monoposto sulla bilancia.

Tutto il resto, spostata la monoposto dalla bilancia, che è pur sempre “mobile”, la monoposto viene portata su un piano di riscontro “fisso” di cui deve essere garantita l’assoluta posizione orizzontale. dove lavora, in riferimento, uno scanner laser e “legge” tutta la monoposto interessata al controllo, dalla A alla Z.

IL “risultato” viene controllato, in tempo reale o quasi, con quanto depositato dal responsabile del progetto di ogni monoposto alla Fia stessa, come documento di base di inizio stagione e delle successive modifiche che vengono pensate ed adottate di gara in gara.

Modifiche di cui lo staff dei progettisti della Fia deve essere preventivamente informato in modo da poter dare il placet all’utilizzazione come già avveniva in passato per certe soluzioni tecniche, ma nel loro complesso.Ora si va sul particolareggiato.

L’obiettivo “primario” è quello di evitare l’introduzione di concetti ed elementi aerodinamici che siano di nuovo in grado di “sporcare” la scia che ogni monoposto “emette”, onde impedire, come in passato alla monoposto che “insegue”, di arrivare al punto di sorpasso senza che perda carico e quindi capacità di controllo da parte del pilota e quindi mantenere una distanza di sicurezza anche per evitare un deterioramento anticipato degli pneumatici.