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Sarà il giorno della verità, prima della pioggia?

Manca ormai poco alla riaccensione dei motori ,sulle monoposto di F.1, per entrare in pista in quella che quasi “ironicamente” viene chiamata seconda giornata di shake down per la stagione 2022 in cui alcune vetture e piloti hanno superato i 700 km. percorsi.

Anche questo è il potere del “dio” denaro. Solo al prossimo turno le squadre effettueranno le “prove di sviluppo”. Oggi bisognerà cominciare a trarre qualche prima conclusione a fronte di quelle che sono le modifiche apportate alle monoposto, durante la serata di lavoro, in funzione dei dati raccolti ieri ed analizzati nei rispettivi reparti corse.

Ovvero oggi si dovrebbe cominciare a vedere qualcosa della sintesi di quanto ieri si è concretizzato solo con i migliori tempi ottenuti nei parziali di settore in cui ogni squadra ha suddiviso il tracciato.

Chi ieri ha effettuato il lavoro utilizzando entrambi i piloti dovrebbe continuare con questa tipologia di lavoro a ruoli invertiti tra mattina e pomeriggio. Visto che le previsioni meteo danno 8° aria all’inizio dei test e 16° nel momento più caldo della giornata coi un leggero vento da N-O di 5 km/h vis sono le prerogative di spingere un pò di più visto che domani è prevista pioggia ed i test saranno concentrati sull’utilizzo delle gomme dedicate.

C’è molta attesa anche sul livello di affidabilità che ha visto, purtroppo, l’Alfa Romeo essere il fanalino di coda nella classifica di questo “parametro”, e che si spera possa continuare per avere, quasi come un miracolo, ieri, l’assenza nell’esposizione di bandiere rosse, incidenti compresi.

Se il programma rimane invariato, già da questa mattina sulla Red Bull, dovrebbe salire Sergio Perez, pilota nato in FDA. Le sue prestazioni saranno da seguire con molta attenzione per confrontarle con quelle del suo compagno di squadra e campione del Mondo Verstappen che ieri è stato un vero stakanovista.

Ovviamente in Red Bull lo avranno catechizzato al punto giusto per evitare di smascherare troppo presto ed in assoluto le capacità competitive della monoposto che ha unanimemente raccolto il maggior interesse da parte della concorrenza per le soluzioni che ha adottato in tutti i settori del suo progetto.

Quello che abbiamo già visto lascia intendere che Adrian Newey ed i suoi collaboratori hanno previsto un puzzle di modifiche possibili che si identificano con la presenza delle tante viti di fissaggio in altrettanto tanti componenti della carrozzeria.

Già si è vista la modifica “hot” sulla W18 per una sezione della carrozzeria, dove sono apparse, sia pure di dimensioni minori e con un andamento ancor più circostanziate sfoghi dell’aria, che per la prima volta sono stati visti sulla F1-75 di Maranello già alla presentazione.