Categorie
Senza categoria

Quella costola del motore “Superfast”

La costola di motore, costola molto importante del progetto iniziale per il propulsore che è stato identificato come “Superfast” che sarà chiamata a spingere Ferrari, Alfa Romeo ed Haas, sta sfruttando gli ultimi scampoli di sviluppo per abbinare prestazioni e garanzia di affidabilità, sulla lunga distanza, in funzione delle limitazioni nel numero di unità che si possono sfruttare nell’arco delle 23 gare iscritte al mondiale 2022, senza incorrere in penalità sullo schieramento di partenza in gara.

Si ha tempo ancora un paio di mesi circa, in cui sono inserite anche le due sessioni di sviluppo della monoposto 674 in pista, prima dell’inizio del mondiale, per omologare poi quella versione di motore che poi dovrà far fede per tutta la stagione ed anche per quelle successive.

Parliamo di costola in quanto il progetto impostato dalla squadra facente capo all’ing. Zimmerman, all’interno del reparto motori della GES, era ancor più sviluppato e possiamo azzardare veramente avveniristico. Ma, per renderlo affidabile, in assoluto alle massime prestazioni, avrebbe richiesto un dispendio d’energie, nell’utilizzo delle sale prova motori, che andava in contrasto con quanto stabilito dalla FIA per contenere la suddivisione, entro le cifre massime disponibili, per l’utilizzo delle gallerie del vento, della progettazione e delle simulazioni.

Oltre alla rivoluzione meccanica, con l’utilizzo di nuovi ed inediti materiali e cicli produttivi per realizzare i singoli componenti sempre restando nel rispetto di un peso minimo imposto a 95Kg, si è lavorato molto per sviluppare un combustibile che, pur rispettando le nuove percentuali delle componenti imposte, anche queste, dalla FIA e atte a diminuire l’inquinamento alla scarico, si dovesse garantire almeno la stessa potenza del passato anche se le stime di “recessione”erano ipotizzate in un -20%.

I sussurri da Maranello parlano invece di potenze che sono in linea con il passato, almeno per l’unità “endotermica a 6 cilindri, con valutazioni complessive che vanno oltre i 1.o40 cv. C’ è molta attesa di sapere quale sarà il livello di efficenza raggiunto dall’unità elettrica di cui era stato portato in pista, nell’anno passato seconda fase del campionato, un primo concetto di “prototipo” per raccoglierei dati che confermassero come proseguire nello sviluppo del progetto completo.