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La viabilità è troppo “antica” a Modena

La viabilità è da sempre uno dei problemi a Modena e le amministrazioni che si sono susseguite nel tempo non hanno cercato di risolvere in modo radicale il problema per cui i nodi stanno progressivamente arrivando al pettine e le prospettive che questi nodi diventino sempre più grossi e quasi impossibili da districare sono più che concrete.

La nuova rotonda realizzata su via Emilia Est non ha minimamente risolto i problemi del traffico su questa statale in uscita ed in entrata dalla città. Nelle ore di punta e non solo vi è la presenza di un traffico molto rallentato nel quotidiano fatte salve le domeniche.

Altro punto cruciale è la così citata rotonda dell’Uva. Qui il problema diventerà ancora più pressante nel momento in cui, campa cavallo che l’erba cresce, dovesse diventare essere realizzata e diventare “operativa” la complanarina sino all’ingresso di Modena Sud dell’Autostrada A1.

Complanarina che deve “tappare” uno dei macroscopici errori dei tempi passati e che ha tutte le prospettive di essere quasi inutile o per lo meno inefficiente. Se a suo tempo la complanare Sud fosse stata proseguitò e completata allora sì che avrebbe potuto dare una mano a ridurre l’inquinamento spostando il traffico proveniente da Sassuolo e Maranello fuori dal centro abitato.

Quando la rotonda dell ?uva è stata realizzata non è stata presa in considerazione l’opportunità di realizzare un sottopasso, simile a quello presente in via Emilia Est, che smaltisca tutto il traffico per e da la strada che porta alla parte industriale a sud prima di inerpicarsi verso le nostre colline.

Ormai, per la viabilità modenese non vi possono essere delle novità radicali in quanto l’espansione edilizia, che viene ancora incrementata facendo riferimento alle attuali strade in essere, impedisce di realizzare, anche solo allargare, le strade su cui si riversano sempre di più i trasporti privati e commerciali.