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Mobilità sostenibile da coniugare alla sicurezza stradale

La Regione, in continuità con le azioni già avviate negli anni precedenti, conferma il suo costante e forte impegno, rimarcando la necessità di un maggior coinvolgimento di tutti gli utenti e dei soggetti in grado di incidere sul fenomeno.

La comparsa ed il perdurare della pandemia sanitaria hanno influito sulla programma- zione originaria della campagna pluriennale a tutela degli utenti deboli della strada dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale rendendo impossibile lo svolgimento degli eventi in presenza.

Ecco perché più campagne sono state accorpate in una sola: “Guida sicura e consape- vole”, che eredita e potenzia i messaggi di “Fair Play – In strada muoviti secondo le re- gole”, “Luci su due ruote” e “Col casco non ci casco”.

La campagna si è articolata in dieci webinar che hanno interessato gli ambiti provinciali della nostra regione, a cui hanno partecipato i rappresentati territoriali delle Forze dell’Or- dine e delle istituzioni pubbliche e private e un evento conclusivo nella giornata odierna.

Gli utenti deboli della strada sono i pedoni, le persone diversamente abili, i ciclisti e tutti coloro che meritano una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade.
È un’utenza non protetta da strutture esterne ed è composta in larga parte da bambini e anziani esposti al rischio di riportare lesioni gravi o mortali come conseguenza di incidenti stradali.

L’Emilia-Romagna ha il più alto numero di km di piste ciclabili in rapporto al numero di abitanti, è ‘bike friendly’ e sostenitrice della mobilità dolce.

Favorire la mobilità sostenibile significa anche mettere in sicu- rezza ciclisti e pedoni e fare in modo che gli altri utenti della strada prestino attenzione alle categorie più vulnerabili, abbandonando modi aggressivi e distratti che causano incidentalità.

Gli incontri provinciali hanno evidenziato che la comparsa ed il perdurare della pandemia si sono riverberati con pesanti conseguenze anche sulla sicurezza stradale.

Le Forze dell’Ordine hanno segnalato in primis l’aumento della pirateria stradale (in media +20), ma la presenza di numerose telecamere sul territorio permette l’identificazione al 90% di chi causa incidenti e poi fugge. La motivazione di questo inqualificabile compor- tamento risiede spesso nella mancanza di assicurazione del mezzo dovuta probabil- mente alle difficolta economiche.

A livello nazionale, secondo una stima statistica sono circa 2 milioni i mezzi non assicurati, in peggioramento nel secondo semestre 2020 pari ad uno 0,5%.

Causa storica di incidentalità è la distrazione, ora fortemente aumentata per l’assenza alla guida, perché presi dalle preoccupazioni socio-economiche-sociali che la pandemia ha originato. La cartina di tornasole di questo fenomeno è l’aumento della sinistrosità autonoma, causa del 45% degli incidenti.

E’ stata segnalata anche la presenza di un forte crescita dell’aggressività stradale, anche questa incrementata dalle difficoltà che la pandemia ha generato.

Pur essendo tutti favorevoli ad una mobilità sostenibile e dolce, si è alzato un coro ad un’unica voce per la richiesta di regole più coercitive e specifiche per i monopattini: assi- curazione, targhino per identificare il mezzo, perché si reputa errata l’equiparazione alla bicicletta, avendo velocità e potenza diversa, con l’aggravante che troppo spesso lo si percepisce come un gioco e non si presta la dovuta attenzione e rispetto alle regole del Codice della Strada a cui tutti gli utenti soggiacciono.

La crescita dei veicoli elettrici sta facendo nascere un’ulteriore criticità, che scaturisce dall’assenza di un rumore che avvisi dell’avvicinamento agli altri utenti della strada, spe- cialmente quelli deboli (in primis le persone diversamente abili) presenti sulle piste cicla- bili, su quelle promiscue e sulla strada stessa.

Alcolemia; il problema storico è accentuato dalle tensioni che la pandemia ha creato nella popolazione.

Refresh delle norme del Codice della Strada per gli over che hanno sostenuto l’esame del rilascio della patente decine di anni fa, necessario perché negli anni sono subentrate novità sostanziali.