Siamo alle solite: due Mercedes, due Red Bull, due Renault, Racing Point, Alfa Tauri ed Alfa Romeo prima di trovare la prima delle due Ferrari di un color rosso, quasi amaranto, lo stesso usato negli anni 50.
Anche il distacco è ormai un marchio di fabbrica, poco meno di 1,5″ per Charles Leclerc e qualcosa di appena di più per Sebastian Vettel. In comune, entrambi i piloti, hanno lamentato dei problemi di gestione e controllo assoluto del mezzo con qualche digressione di troppo.
In questo primo approccio un pò tutte le squadre sono state impegnate, con i loro piloti e cercare il giusto abbinamento tra tipologia di battistrada, assetto delle gomme e scelta nella mappatura del motore che poi non potrà essere modificata a piacimento.
Il primo esperimento, in merito a Monza, ha dato dei risultati altalenanti ed ha confermato come i piloti dovranno cambiare radicalmente il loro stile di guida ed avere di nuovo la gestione della monoposto, lontana da una sorta di guida autonoma assistita, dei consumi, della potenza, la coppia necessaria ed il consumo del battistrada utilizzando appieno la sensibilità del loro piede destro e delle loro braccia nella gestione della guida e delle traiettorie.
Un circuito, come il Mugello, non è certo quello consente imprecisioni, quelle che una volta si superavano gestendo i manettini presenti sul volante oggi devono essere riprese dal cervello che deve intuire la necessità e dare la risposta esatta necessaria.