Categorie
Senza categoria

Drag: resistenza all’avanzamento

Drag Drag Drag, sembra che questo si il vero “baco” che non consente alla SF1000 di essere competitiva a fronte della concorrenza. Un baco su cui si sta lavorando per capire se la monoposto potrà redimersi fermo restando che i piloti devono cambiare il loro visus operativo, in particolare Charles Leclerc che deve moderare la propria aggressività visto che nessuna gara si vince alle prime curve ma dopo oltre 300 ºm quando sventola la bandiera a scacchi.

Il drag ha molti complici attivi: spoiler, alettone posteriore, ruote, tutta l’aerodinamica laterale di una monoposto, dimensioni e definizione della scocca, presa d’aria di alimentazione del motore ed il posizionamento di tutti gli accessori annessi alla Power Unit. Solo il profilo estrattore ha un impatto percentuale prossimo allo zero.

Sono vecchi dati, resi noti dalla stessa Ferrari, che evidentemente oggi, con le modifiche dei regolamenti, sono cambiati percentualmente. Uno schema in cui esiste una somma dei dati presenti in orizzontale e quelli sul verticale che devono arrivare a quota 100%.

Per ridurre il drag, automaticamente, si arriva ad avere un contrasto quasi insanabile tra le volontà degli aerodinamici e dei tecnici, motoristi in particolare, cui viene richiesto sempre maggiore potenza erogata, con minor consumo di carburante, e motori che devono sopportare delle percorrenze che sono decisamente importanti, superiori a quelle dei motori che vengono utilizzati nelle gare di durata sulle 24 ore.

Altro argomento importante è quello rappresentato da altri dati che devono fare da riferimento: baricentro della vettura, centro di spinta aerodinamico, centro di rollio ed anche distribuzione dei pesi che comunque deve rispondere a specifiche indicazioni presenti nel regolamento FIA.

Fare combaciare tutte queste necessità in una situazione ottimale è un problema altrettanto difficile, se non impossibile, da risolvere in modo ottimale e compensato.

Una cosa è certa ed inequivocabile: sono mancati e mancano i dati sulla funzionalità dell’attuale versione della SF1000, per una gara mancata, e questo sta aleggiando come un fantasma, o come la mitica nuvola di Fantozzi.