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La sicurezza stradale a Modena parla israeliano

La sicurezza stradale resta tra le priorità dell’amministrazione comunale. Nulla da eccepire, anzi , sempre che questa sicurezza sia a 360° e non solo limitata ad una caccia selettiva agli automobilisti. 

In questo periodo traffico limitato i comportamenti scorretti non sono stati al centro dei controlli e le infrazioni, in particolare l’eccesso di velocità, sono state e sono anche oggi all’ordine del giorno.

Eccessi di velocità da parte degli automobilisti, dei mezzi pubblici (venerdì mattina alle 08,10 in Via Emilia est un autobus viaggiava a velocità ben superiore al limite dei 50km/h dirigendosi in periferia), e dei furgoni quanto mai impegnati anche il 1° maggio nella consegna per quanto acquistato con l’E-Commerce.

Con la ripresa della circolazione, in cui l’automobile diventerà l’elemento principe dei trasferimenti in sicurezza anti contagio per il distanziamento sociale, tanto di moda ma errata come definizione, il tema della sicurezza stradale ritornerà ad essere predominante sia in termini di carenza delle infrastrutture e della manutenzione stradale sia per il contrasto ai comportamenti pericolosi, anche da parte di ciclisti e pedoni..

Gli esiti dei controlli, per altro ed erroneamente ampiamente annunciati anche attraverso i social, in quanto non dovrebbero rappresentare una eccezione ma la quotidianità.non hanno fatto però che confermare quanto siano diffusi tali comportamenti (il 20 per cento degli automobilisti continua ad esempio a non utilizzare le cinture di sicurezza). 

Da lunedì entra in sperimentazione il Safer Traffic Mobile, viene da Tel Aviv ed è già in uso presso altre Polizie locali italiane.

Si tratta di una sofisticata strumentazione costituita, oltre che da server locali e software per l’analisi e la raccolta dati, da sei telecamere in alta definizione installate a bordo di un veicolo che consentono di effettuare la ripresa a 360 gradi di tutto ciò che accade intorno al mezzo e di individuare immediatamente alcuni tipi di infrazione, come l’automobilista che si intrattiene al telefono mentre guida (come fanno anche i ciclisti) e quello che circola senza aver allacciato le cinture di sicurezza o senza aver assicurato un bambino a bordo.

Per quanto riguarda l’uso delle cinture di sicurezza basterebbe mettere una postilla alla legge che prevede, per la presenza di traumi dovuti al loro mancato uso, una decurtazione del 30-40% dei risarcimenti assicurativi ed un pari risarcimento delle spese di ospedalizzazione.

Quello che viene da domandarsi è come mai si deva far ricorso a tecnologia israeliana quando si magnifica dando fiato alle trombe del lavoro del MASA per l’applicazione della guida autonoma, il controllo della salute del guidatore ecc ecc.