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#covidiota da record ieri

Se esistesse veramente #covidiota ieri avrebbe raggiunto un proprio record personale like.

Sulla ciclopedonale, che fa da “tetto” alla parte metropolitana interrata di Gigetto, e collega Via Emilia Est, V.le Moreali e via Vignolese, ieri si può dire che si è assistito ad un triste “record” di coloro che passeggiavano, su questo non facciamo commenti in quanto comprendiamo, sia pure con qualche distinguo, l’aspetto psicologico della situazione, privi della mascherina di protezione facciale.

Non è una giustificazione la loro mancanza sul mercato, se non quello nero ovviamente dove si dice siano abbondanti in quanto sparite dal tragitto delle spedizioni dalle sedi centrali di stoccaggio alla periferia.

Senza la mascherina o si rimane in casa, nel proprio giardino, o si cerca un palliativo se ci si vuole muovere in spazi in cui si possono incontrare altre persone sia pure alla distanza di 1 metro che invece dovrebbe essere di 1,82 come dicono gli scienziati, sempre che non si stia correndo per cui il raggio di “contagio” aumenta notevolmente per la velocità dell’espirato dai polmoni e dalla bocca.

E’ una questione di rispetto verso il prossimo ed anche verso se stessi in quanto il virus non salta l’indirizzo di residenza del #covidiota, come pure quella di non andare a fare la spesa una, due o anche tre volte al giorno, specialmente se prima la si faceva massimo una volta a settimana.

I surrogati, sulla cui vera efficenza, ci sarebbe molto da obiettare, ve ne sono tanti possibili ed immaginabili.

Soluzioni che comunque sono sempre meno peggio del niente e sopra tutto non presentano contro indicazioni sullo stato di salute personale di chi le vuole adottare.

Una soluzione per tutte, dato che immagino che una sciarpa tutti l’abbiano in casa, sarebbe l’avvolgersi un paio di passaggi per coprire naso e bocca.

Ve ne sono anche altre mille ancora più empiriche ma almeno dimostrano una buona volontà sociale ed evitare che la “segregazione” domestica non diventi ancora più restrittiva.

Sempre sullo stesso pedonale, vi era chi era senza mascherina e camminava mano nella mano per non dire abbracciati e con effusioni amorose ancora più esplicite, quelle notturne certificate dalla presenza di preservativi usati e siringhe che non sono servite per la vaccinazione.

Poi il fermarsi sulle panchine e tavoli presenti per farsi una scampagnata gettando i resti dei contenitori alimentari nelle zone di terra di nessuno a fianco della ciclopedonale dove rimango a marcire per troppo tempo.

Non sono questi i termini minimi di base per sconfiggere il virus, anzi si faccia tutti i bravi a partire dal rendere disponibili le mascherine da parte del potere centrale.