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Ridurre, Riusare, Riciclare Rinnovare. Le caratteristiche del pneumatico del futuro

La Michelin ha messo a punto un inedito progetto complessivo per realizzare i pneumatici del futuro che dovranno sintetizzare le loro caratteristiche nelle quattro R che danno tizio alle basi riprodotte nel titolo.

Il prodotto uscirà dal nuovo impianto di coestrusione di battistrada complessi, ad altissima tecnologia, realizzato grazie a investimenti nel settore Ricerca e Sviluppo che hanno beneficiato di un finanziamento del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale.

Con questi presupposti, lo stabilimento di Alessandria ha raccolto la sfida posta dal Gruppo Michelin per il periodo 2010-2030 che prevede la riduzione del 20% del consumo di energia per km dei suoi pneumatici. là dell’innovazione del futuro, quotidianamente lo stabilimento è impegnato sul fronte della sostenibilità ambientale.

I pneumatici di qualità nascono per essere riscolpiti e ricostruiti, quindi utilizzati più volte.

Al termine della loro vita sono recuperati e avviati al riciclo, sia come recupero energetico che sotto altre forme come manti stradali, pavimentazioni sportive, edilizia, chiudendo così un ciclo di vita da pneumatico e iniziandone un secondo, con numerose e importanti possibilità di utilizzo

Per ridurre l’uso di combustibili fossili, lo stabilimento produce pneumatici sostenibili secondo la strategia delle “4R”: ridurre, riusare, riciclare, rinnovare.

  • Ridurre: il peso dei pneumatici, le emissioni di CO2 prodotte dal loro uso e il numero di pneumatici necessari per percorrere una data distanza. 
  • Riusare: riparando, riscolpendo e ricostruendo il pneumatico, allungandone così la durata. Un pneumatico autocarro che ha una durata di vita iniziale di 250.000 km può percorrere più di 500.000 km se riscolpito 2 volte e ricostruito 1 volta. Questo porta a un risparmio del 70% di risorse naturali e del 24% di emissioni di CO2.
  • Riciclare: Michelin, oggi in Italia, insieme ai principali produttori di pneumatici (tramite il consorzio Ecopneus), garantisce il recupero e il corretto trattamento di un volume di tonnellate di pneumatici a fine vita equivalente a quelli immessi sul mercato. Questi pneumatici vengono recuperati e destinati ad altri utilizzi (recupero energetico che sotto altre forme come manti stradali, pavimentazioni sportive, edilizia).
  • Rinnovare: usare materiali non fossili, rinnovabili. Oggi quasi il 30% della materia prima impiegata nella costruzione dei pneumatici proviene da fonti rinnovabili.