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Dal 1 ottobre le domeniche ecologiche. Pagano solo le automobili mentre il 51% delle emissioni di CO2 sono da imputarsi agli allevamenti dei bovini 1.5 miliardi di capi 

Come al solito gli automobilisti saranno i soli a pagare effettivamente l’effetto dell’inquinamento quando le indagini degli organi internazionali confermano che il 51% delle emissioni di CO2 sono da imputarsi all’agli allevamenti, in particolare quello dei bovini che parla di 1,5 miliardi di capi che emettono anche una bella percentuale di metano che interviene sulla defezione del buco dell’ozono.

Come previsto dal Piano integrato per la qualità dell’aria (Pair 2020) della Regione Emilia Romagna, entrano in vigore da martedì 1 ottobre i limiti alla circolazione per i veicoli più inquinanti Tornano anche le domeniche ecologiche, una misura che, come già lo scorso anno, a Modena sarà applicata tutte le domeniche fino alla fine di marzo.

La manovra antinquinamento regionale, che impone limiti anche all’utilizzo del riscaldamento a biomasse, resterà in vigore fino al 31 marzo 2020 e si applica in tutti i Comuni al di sopra dei 30 mila abitanti e nei Comuni della cintura di Bologna. Nella provincia di Modena i Comuni interessati sono quindi Modena, Carpi, Sassuolo, Formigine e Castelfranco.

A Modena, come già lo scorso anno, i limiti alla circolazione si applicheranno tutti i giorni, escluso il sabato, infatti, a partire dal 6 ottobre, tutte le domeniche saranno domeniche ecologiche: dal lunedì al venerdì e la domenica, dunque, dalle 8.30 alle 18.30 non potranno circolare i veicoli a benzina Euro 0 ed Euro 1; i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2, ed Euro 3 (anche se dotati di filtro antiparticolato); i ciclomotori e i motocicli Euro 0.

Le limitazioni saranno applicate nell’area compresa all’interno delle tangenziali nord Pirandello, Carducci e Pasternak, via Nuova Estense, strada Bellaria, strada Contrada, via Giardini, complanare Einaudi, strada Modena-Sassuolo, tangenziale Mistral. È comunque sempre possibile, per tutti i veicoli, percorrere la tangenziale e utilizzare i 26 parcheggi scambiatori utilizzando le vie di accesso consentite.

Per quanto riguarda i limiti al riscaldamento, la manovra prevede il divieto di utilizzare biomasse (come legna, pellet, cippato) per il riscaldamento domestico, nelle abitazioni dotate di sistema multi combustibile. Il divieto si applica a tutti i focolari aperti o che possono funzionare aperti e nei generatori con potenza nominale fino a 500 kw, alimentati a biomasse combustibili solide, con certificazione ambientale inferiore a 3 stelle, come previsto dal decreto del ministero dell’Ambiente del 7 novembre 2017. È inoltre obbligatorio utilizzare pellet certificato

Come lo scorso anno, le misure emergenziali scatteranno dopo tre giorni consecutivi di superamento dei limiti delle polveri sottili: in questo caso le limitazioni alla circolazione già in vigore normalmente vengono applicate anche ai veicoli diesel Euro 4 e si estendono anche al sabato e alla domenica. Le misure emergenziali vengono applicate nel territorio provinciale nel quale si verifica il superamento. Due volte alla settimana, il lunedì e il giovedì Arpae verificherà i valori di concentrazione di PM10 e, in caso di superamento continuativo, comunicherà ai Comuni la necessità di applicare le misure emergenziali già dal giorno successivo. In caso di superamento segnalato il lunedì, quindi, le misure emergenziali si applicheranno dal martedì e resteranno attive fino a quando le polveri rientreranno nei limiti in base alla segnalazione del bollettino di controllo di Arpae.

Previsti anche la riduzione della temperatura di almeno un grado negli ambienti di vita riscaldati (massimo 19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali e nelle attività sportive e fino a 17° C nelle sedi di attività industriali e artigianali). Sono esclusi ospedali, cliniche, case di cura e istituti scolastici. Saranno anche vietate, nello stesso periodo, le operazioni di bruciatura di sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola in tutto il territorio comunale e sarà vietato l’utilizzo di biomasse (legna, cippato) nelle unità immobiliari dotate di sistema multicombustibile.