Il 14 luglio del 1951 Froilaan Gonzales vinse la prima delle 17 volte in cui la Ferrari è passata per prima con una proprio monoposto sotto la bandiera a scacchi disputando il G.P. d’ Inghilterra.
L’ultimo sigillo spetta a Sebastian Vettel, nell’anno passato, avendo come scudiero sul terzo gradino del podio Kimi Raikkonen con una percentuale del 25,75% di vittorie con un 83,33% di presenze a podio ed un 30,30% di giri veloci.
Ci sono pertanto molte aspettative per questa gara che si corre nella stessa data e quindi sembra essere ancora più iconica delle altre e per certi aspetti importante per sancire quella svolta che, per un motivo o per un altro, è mancata sinora in Ferrari in questa stagione che sta segnando sul diario della casa del Cavallino una lunga serie di motivazione, alcune ingiustificate
Rispetto all’anno passato vi sono un paio di novità: la tipologia dell’asfalto ed un intervento di sicurezza che elimina l’opportunità di utilizzare, per una terza volta, il DRS perché un paio di piloti l’anno passato ne hanno esasperato l’utilizzo chiudendolo troppo tardi ed andando a schiantarsi all’esterno della curva 3.
Poi.. c’è l’incognita del clima che sembra tendente a temperature e condizioni in generale che dovrebbero favorire la Mercedes in particolare per quanto riguarda la giornata di sabato, quando all’ora delle qualifiche è prevista pioggia con una percentuale prossima al 40%