C’è un certo ottimismo alla Ges Ferrari. Il tutto sembra nascere tra l’accoppiamento dei numeri che sono emersi dai test di Barcellona, Antonio Fuoco, le risultanze raccolte alla Galleria del Vento, quelle al CFD ed infine quelle al simulatore.
La SF90, vista in Canada e risultata competitiva nei confronti della W10 di Hamilton in particolare, ha restituito informazioni molto importanti a Maranello a partire dal Virtual Garage.
Le stesse sono state intrecciate ed interfacciate con quanto disponibile al simulatore ed i nuovi responsabili di settore le hanno sapute gestire per arrivare sviluppare una nuova concezione di monoposto con quanto già in loro possesso senza dovere e sentire la necessità di effettuare stravolgimenti.
Si potrebbe dire che sono stati messi i “puntini sulle i” ed in ragione di ciò sono state raccolte delle evoluzioni che si sono trasformate in un maggiore e bilanciato carico aerodinamico senza andare a perdere, più di tanto, le peculiarità relative alle velocità massime che la SF90 ha saputo dimostrare nella prima parte della stagione.
In funzione di questi nuovi dati, che sono stati interfacciati con una evoluzione dell’ala anteriore, vi è molta attesa su quelle che possono e devono essere le prestazioni necessarie per costringere in affanno i piloti Mercedes, nell’appuntamento di domenica prossima sul circuito Paul Ricard per il Gran Premio di Francia.
Il giro di boa è indispensabile per vedere se sussistono le possibilità di effettuare un recupero magistrale, in cui deve diventare protagonista Charles Leclerc alle spalle ed a fianco di Sebastian Vettel, e vedere quale dei due titoli iridati è ancora possibile riportare a Maranello.
Parallelamente è cominciato il lavoro per realizzare il progetto della monoposto per il prossimo anno ed uno staff, per ora ristretto di tecnici attende la definizione del regolamento tecnico da applicare a partire dal 2021 quando sarà reale la rivoluzione relativa alla nuova definizione delle gomme a spalla ribassata.