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E’ sfida aerodinamica tra Ferrari e Mercedes per Silverstone

Gli aerodinamici della Ferrari e quelli della Mercedes si sono gettati il guanto di sfida e già dalle prime verifiche tecniche hanno portato alla luce le rispettive modifiche che hanno reputato essere bello necessarie per rendere vincenti le rispettive monoposto.

Da una parte, Mercedes vive nell’orgoglio della gara di casa, visto che la factory è situata a poche miglia direzione sud ovest di Silverstone e non solo vuole ribadire la doppietta dell’anno passato, ma deve cancellare il patema della mancanza d’affidabilità che si è manifestata, inaspettata un pò per tutti, in Austria, dove evidentemente si è fatto un upgrade di notevole intensità che ha palesato una necessità di maggior cura per la messa a punto globale.

Dall’altra parte la Ferrari con la volontà di ribadire il concetto di competitività messo in essere sul tracciato di Spielberg e “vanificato” da fattoti esterni, riconducibili ad una distrazione di Sebastian Vettel in prova che ha così dato addio alla vittoria.

Ora la Ferrari è in testa alle classifiche dei due campionati ed è ovvio che voglia tornare ad attraversare la Manica in questa stesa posizione ed in ulteriore vantaggio di punti.

C’è poi da consacrare la prima vittoria della Ferrari in una gara del mondiale di F1 propio qui a Silverstone il 24 lugli del 1951.

Sfadanti Ferrari e detentori del titolo Mercedes hanno portato in pista parecchie soluzioni che subito hanno fatto pensare ad un passo ardito. Entrambi li uffici aerodinamici hanno accentrato il loro interesse e relative decisioni sulla parte posteriore della monoposto.

La Ferrari ha messo in mostra, ma sembra che si tratto di una ricerca di lavoro futuro da utilizzare nella gara di Spa, alla ripresa del campionato dopo le ferie estive, un alettone posteriore molto scarico molto simile a quello utilizzato a Baku.

Si vuole capire e sapere se questo, in abbinata con il nuovo fondo ed il profilo estrattore, sarà sufficiente per dare il giusto carico necessario per tenere incollate all’asfalto i pneumatici della SF71H nei curvino super veloci senza avere troppi trasferimenti trasversali che possano surriscaldare i battistrada.

Sul tema relativo al profilo estrattore hanno lavorato i Tecnici della Mercedes, si sono viste cose interessanti e sofisticate.

Su una cosa rimane il mistero, questo per tutte le squadre: quale sarà la fisionomia “aerodinamica” per quanto riguarda la ricerca del raffreddamento ottimale a tutto “favore” dell’affidabilità, motori in particolare ed in funzione quelle che saranno le condizioni del clima ipotizzate sinora tra il 27 ed i 30 gradi, a fronte della realtà.