Categorie
sport F!

F1 i motori per il dopo 2021: Gilles Simon responsabile tecnico della Fia sta analizzando le proposte degli attuali motoristi.

Una proposta “unitaria”, relativa a quelli che dovrebbero essere i concetti di base per i motori da utilizzare in F1, a partire dal 2021 in funzione dei nuovi accordi che si dovranno fare tra Team, Fia, e Liberty Madia che detiene i diritti della F1, è sul tavolo del responsabile tecnico della Fia Gilles Simon, motorista di provata esperienza anche in Ferrari e con un ampia conoscenza di un po’ tutti i concetti che ispirano gli attuali costruttori.

La proposta inoltrata non è certo “blindata” e tiene conto di due concetti di base: incrementare l’aspetto sonoro delle emissioni in F1, semplificare alcune situazioni in essere per far si che altri costruttori possano interessarsi a questa “avventura” con aspetti tecnici ed economici che risultino essere bilanciati anche a fronte di affidabilità e prestazioni.

Lo specifico non è a parole, ma a fatti, ovvero tutto è stato messo nero su bianco in modo che non vi siano dei distinguo a fronte di interpretazioni di sorta. Nel nero su bianco vi sono anche strade parallele che possono essere percorse senza andare a gettare alle ortiche tutto quanto è stato fatto sinora.

Ibrido sarà ancora il concetto per il motore del futuro ed a breve, potrebbe esservi un incontro informale in Australia, dalla Fia e Liberty Media dovrebbe arrivare la sintesi dell’analisi effettuata per trovare una soluzione che possa interessare i nuovi costruttori e nello stesso tempo cercare di definire un accordo economico sui costi di sviluppo per il nuovo motore e nello stesso tempo definire le quote di leasing per la cessione in uso alle altre squadre.

Il progetto presentato tiene presente anche di: i tempi necessari per sviluppare il nuovo motore, per una new entry, sono agli sgoccioli ed i produttori di oggi non hanno tempo e voglia di effettuare delle modifiche che siano radicali perché la situazione andrebbe a comportare impegni umani, tecnici ed economici che sono in contrasto con la volontà di riduzione dei costi, con un lavoro parallelo.

Da oggi al 2021 vi sono ancora tre anni di necessità di sviluppo degli attuali motori se si vuole mantenere o raggiungere una certa competitività ed in parallelo bisogna progettare eventualmente un nuovo motore. Situazione che gli attuali motoristi pongono chiaramente come paletto delle loro proposte messe per iscritto.