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Il Giro del centenario snobba o è stato costretto a snobbare il centro della città

Giovedì 18 maggio la carovana del Giro Ciclistico d’ Italia attraverserà da est ad ovest , lungo l’asse della via Emilia, la provincia di Modena. Grande occasione per i 2.200 anni dalla fondazione della città e dalla realizzazione della via Emilia stessa , la retta via che il Console Emilio Lepido aveva voluto da Rimini a Piacenza con una città importante ogni 50 km. 8 Bologna, Modena, Parma ed una meno importante ad una distanza intermedia, leggasi  Castelfranco, Reggio Emilia….

Modena, città di transito e contrariamente a quanto si sarebbe potuto supporre i “girini” non attraverseranno il centro della città.  Lungo la via Emilia. Effettueranno un percorso quanto mai sinuoso e per certi aspetti anche “pericoloso” per le molte curve strette e le rotonde da affrontare  a pochi chilometri dell’arrivo. Un tracciato che di certo non mostrerà più di tanto della nostra città se si esclude il passaggio dalla rotonda della Maserati.  Un percorso che si può definire di periferia calcolando che si passerà per: Via Bonacini, rotonda Maserati  V,le Reiter e subito a destra in via Piave per proseguire in Natale Bruni, in Monte Cosica, via San Cataldo ed infine andare a riprendere la via Emilia dopo il parco Ferrari
Perché? Perché non farli passare dritto per dritto lungo il centro, sotto la Ghirlandina. Qualcuno si è opposto. Non si capisce bene chi come e perché, in un si dice e non si dice. L’unica risposta plausibile che ci è stata data da un appassionato di ciclismo. La presenza del acciottolato, con i san pietrini in porfido, a poco più di 20 km. dall’arrivo, potrebbero falsare il risultato con una eventuale foratura o peggio ancora per le sconnessioni per una caduta.