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FERRARI F1

Ferrari: sono mancati poco più di 600 km per arrivare a quota 5000

Maranello: Sembra che al reparto corse della Ferrari, a Maranello, il sorriso sia diventato un abitudine. In queste ore il motore che Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel hanno “strapazzato” incessantemente, in quel del circuito di Barcellona, è stato sottoposto alle verifiche più approfondite. Per prima cosa si sono verificati i suoi livelli prestazionali, al banco prova, per paragonarli con quelli con cui era stato deliberato prima del montaggio sulla monoposto ed andare al debutto in pista. Ha iniziato a lavorare a Fiorano con 100 km percorsi ed equamente suddivisi tra i due piloti, poi a seguire per 8 giorni di lavoro in pista sul tracciato che segna da sempre l’inizio della serie europea per le gare di F1, suddivisi in trance di 4 giorni ciascuna. Qui, in terra catalana, i chilometri percorsi si sono fermati alla soglia dei “soli” 4400, per un paio di inconvenienti che si sono presentati quando al volante c’era il finlandese. Senza lo stop pomeridiano dell’ 8 di marzo ed i 90 minuti passati ai box per un problema elettrico sul finale del lavoro, la Ferrari avrebbe potuto vantare una percorrenza veramente invidiabile oltre alla prima fila “teorica” in funzione dei migliori tempi sul giro. Sembra che il motore non solo abbia resistito bene alle sollecitazioni, ma in alcuni livelli d’utilizzo sarebbe meglio di quando è stato deliberato. Sancito ciò, tutti i pezzi sono stati sottoposti ad un accurato controllo dimensionale, per intuire quale è stato il loro affaticamento e logorio dopo la percorrenza di questa distanza. Se tutto rimane nella norma non vi saranno da fare degli interventi strutturali, per andare in sicurezza, anzi si può cominciare a pensare ad ulteriori sviluppo per perfezionare le esigenze necessarie in funzione di quelle che saranno i dati messi in campo dalla concorrenza.