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Bertolini da un 2016 di rabbia ad un 2017 in cui punta a portare a 10 i campionati vinti in carriera

Chi tocca muore. Da non toccare è Andrea Bertolini. Il pilota che la Ferrari, ricordiamo che la sua carriera è iniziata a Maranello come collaudatore del reparto esperienze del Cavallino Rampante,  ha utilizzato a 360° nei campionati GT che si sono corsi in stagione, ha un diavolo per capello. Se volete fare cosa gradita regalategli per Natale: ferro di cavallo, chiodo piegato arrugginito, cornetto di corallo rosso, zampetta di coniglio, un cespo di agli, buono per una sessione terapeutica presso la fattucchiera Amelia o quanto riteniate opportuno per togliergli il malocchio.  L’anno appena trascorso si è concluso con una “terrificante” beffa, all’ultima delle 6 gare nel campionato Europeo cui ha partecipato con la 458GTC. Gara in cui bastava passare sotto la bandiera a scacchi, la posizione in classifica non era determinante con 4 vittorie su 6 gare. Bastava proprio e solo tagliare il traguardo. Invece…. Andrea manco è riuscito a salire in macchina. Dopo una sosta ai box, per una riparazione al cambio e appena rientrato in pista, il suo compagno di squadra è stato colpito in pieno ed azzoppato da una vettura il cui pilota ne aveva perso il controllo. Il 9° campionato per Bertolini è rimasto nel cassetto. Per il resto solo gare spot in USA,  per la 24 ore di Daytona, la 12 ore di Sebring e la Petit Le Mans con la nuova 488GT. Nessuna opportunità di concorrere alla vittoria finale per il titolo. Ora è il tempo per ricaricare le “pile”, in vista dei primi test di sviluppo a Daytona e Sebring,  ai primi di gennaio. Per il resto corre voce che la Ferrari lo metterà su due vetture differenti in altrettanti campionati, proprio per consentirgli di vincere almeno il suo 9° titolo, se poi farà anche 10 meglio ancora.