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Verstappen, con sta pioggia e con sto vento sono sempre al Max

Max Verstappen ha un solo rammarico, alla fine del G.P. di Monaco che ha dominato in lungo ed in largo con tutte le possibili condizioni del meteo, quella di non aver ottenuto il giro veloce che gli è stato scippato da Hamilton.

Il campione del mondo ha concretizzato tutto quello che c’era da concretizzare ed ha potuto sfruttare le gomme con battistrada intermedio, con cui è partito, sino al 55° giro quando, arrivata la pioggia, il team ha consigliato il cambio.

Il fornitore unico ha “sequestrato” questo treno di gomme per poterlo studiare in modo approfondito e trarne delle indicazioni tecniche da utilizzare per un prossimo futuro, in quanto i giri stimati dovevano essere una ventina in meno.

Quanto successo nel principato sarà molto importante anche in funzione della sperimentazione gomme, con carcassa irrobustita, prevista nel prossimo fine settimana e previste in gara dal G.P. d’Inghilterra a Silverstone.

Alle sue spalle “fedele scudiero” Alonso che ha dimostrato come la Aston Martin sia in evoluzione sia pure senza opportunità concrete di aspirare al primo posto ben sapendo di doversi difendere da Ocon che ha portato sul podio quasi in terra di Francia.

L’ asturiano ha pagato il consumo delle gomme che lo hanno costretto ad un pit stop che ha anticipato di poco quello necessario per la pioggia. Una strategia errata dal team inglese. A seguire Hamilton che ha fatto proprio il giro veloce e relativo punto regolando il compagni Russell che non lo ha certo risparmiato.

In casa Mercedes l’occasione per raccogliere informazioni e dati da elaborare nel G.P. di Spagna dove il nuovo materiale tecnico dovrebbe essere più propenso ad esprimersi in modo più competitivo.

Chi ha deluso è stata la Ferrari che, a fronte delle roboanti dichiarazioni del team Manager ha visto i suoi piloti viaggiare con calma e tranquillità andando a registrare un ritardo importante. La SF-23 non aveva novità ma il tutto era concentrato su uno sviluppo e raccolta dati con quanto a disposizione.

Alla fine il tutto si è concretizzato in poco anche nei confronti di una Alpine che, come la Mac Laren, ha piazzato due piloti in zona unti oltre che al podio.

Meno parole e più fatti sembra essere il dovere della nuova parola d’ordine a Maranello, fermo stando che Leclerc anche con la tutta dei colori nazionali con il G.P. di casa ha una maledizione “persistente”. La sua posizione, 6°, precede quella di Sainz che è andato anche lungo sotto la pioggia a favore di Gasly e con il rischio di favorire anche Norris.

Per la Ferrari domenica è l’ultima spiaggia, in quanto sulla SF-23 dovrebbero essere montate tutte le novità elaborate dai tecnici a Maranello, nel caso forse è già meglio pensare al 2024 in attesi che arrivino i rinforzi dalla Red Bull che sono oggetto della trattativa per il passaggio del D.S. del Cavallino a team Principale dell’Alfa Tauri.