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Inquinamento prima e dopo il motore e la benzina come è

Si parla tanto di inquinamento da parte dei motori endotermici dopo che gli stessi hanno bruciato nei loro cilindri benzina ed aria con un rapporto stechiometrico che di solito è intorno al rapporto di 1:13.

Su una cosa però non si è mai o in rarissime occasioni sentito parlare in modo compiuto di quanto è il livello di inquinamento dell’aria che viene aspirata o compressa nel motore a fronte di quello che poi è il risultato dell’espulsione all’uscita dei tubi di scarico.

Aria che ha un suo livello di inquinamento visto e considerato che i pneumologie consiglierebbero un uso diffuso della mascherina quando ci si trova, in particolare, all’interno delle aree urbane come è abitudine certi paese orientali e sconsigliano di fare attività fisica sempre all’interno dello stesso perimetro.

Si prende solo quest’ultimo dato, rapporto stechiometrico, che è anche oggetto di prolungate ed effettive percorrenze nel traffico anche cittadino a tutte le ore del giorno e della notte con ben precisi standard programmatici di accelerazione e velocità che vengono registrati, per ottenere poi la documentazione da presentare in fase di omologazione.

Altra cosa di cui però non si è sentita “traccia” nei talk al Motor Valley Fest e relativi alla transizione ecologica è il livello di qualità chimica del carburante. Argomento che diventerà ancor più di attualità con l’introduzione delle benzina”sintetiche”.

Ovvero quanto questo risulti essere effettivamente, sulle grosse quantità presenti nelle reti di distribuzione, rispondente alla composizione chimica ottimale che è poi quella che contribuisce ad avere poi un residuo di post combustione che favorisca il rientro nei parametri denunciati dal produttore.

Raramente si è sentito parlare di controlli in tale senso, alla fine della rete ovvero all’uscita dell’erogatore che immette il carburante nel serbatoio vettura. Quando ciò avviene, da parte degli organi competenti di controllo, il vero interesse è legato alla quantità effettiva d quanto erogato per evitare truffe in tal senso, che non risultano essere poi così rare.