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FERRARI F1

A ognuno il suo per le mancate prestazioni

Due monoposto due reazioni abbastanza differenti tra di loro con gli stessi piloti che hanno riscontrato delle reazioni che non erano quelle che si aspettavano, in particolare, dopo il lungo lavoro effettuato al simulatore.

Tecnici da una parte Leclerc e Sainz dall’altra non si sono gettati gli stracci in faccia a fronte del risultato mancato a Miami dove sono state portate alcune modifiche che, da sole, non hanno concretizzato la conferma di quanto avvenuto a Baku.

La volontà di acquisire dati, sia strumentali sia sensoriali, hanno portato a decidere per una evoluzione senza quei confronti che in un primo momento si erano “teorizzati” per la prima giornata di test.

Vecchio e nuovo a confronto con giudizio conclusivo d parte di entrambi i piloti, per definire, poi, un unica scelta relativa ai carichi aerodinamici da utilizzare.

Invece di trovare identità di vedute le strade si sono “divaricate” con i piloti che hanno lamentato la mancanza di costanza nelle prestazioni della SF-23 anche da un giro all’altro.

L’ asfalto ha tradito? Si ventila di sì ma questo non si può dire che sia avvenuto per la RB19 ed in particolare per Verstappen che ha tratto il dado con un ultimo colloquio con il suo ingegnere di pista, sullo schieramento, fidandosi delle proprie senzazioni e non dei freddi dati espressi dagli strateghi.

Una scelta, alla partenza, che ha lasciato perplessi gli stessi avversari che si erano indirizzati su scelte diverse, battistrada più soffice, che la gestione dei ritmi gara, sempre molto veloci visto che in 21 giri il campione del mondo era già in testa, ha portato a delle percorrenze inimmaginabili.

Tutto quello chele mancato alla Ferrari visto che Leclerc ha dovuto vedersela anche con la Haas accomunata dallo stesso propulsore.

In questi giorni si dovrà definire con quale evoluzione tecnico aerodinamica le due SF-23 si dovranno o potranno presentare al pronti via sul tracciato di casa che ha delle caratteristiche, anche di larghezza della sede stradale che penalizza il sorpasso.

Sembra però che a Maranello la strada maestra sia quella di accomunare tutte le modifiche in occasione del G.P. di Barcellona vista l’enorme mole di dati che fanno il bagaglio di questo tracciato, sino a qualche tempo addietro la base del lavoro di sviluppo delle monoposto sia ad inizio sia a metà della stagione agonistica.

Sino all’ultimo momento disponibile sarà il lavoro al simulatore a dare delle informazioni che devono però essere anche stravolgenti per vedere l’effetto che f à almeno sulla “carta”.