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Melbourne test di sviluppo in pista

La terza gara della stagione, che si corre sul tracciato cittadino dell’Albert Park, per molte squadre non sarà altro che una sessione di test di sviluppo per riorganizzare la situazione tecnica delle monoposto che hanno dimostrato, sinora, delle evidenti carenze prestazioni e di affidabilità nei confronti della monoposto campione del mondo che ha dominato le prime due gare.

Raccolta dati anche in funzione di quelle che sono le modifiche, non del tutto radicali, che sono previste proprio per avere informazioni decisive sulla tipologia di lavoro da sviluppare da parte dei tecnici che possono utilizzare la soppressione del G.P. di Cina per poter concentrarsi sul lavoro all’interno dei reparti corse, prima di rientrare in pista con due trasferte a Baku e a Miami che sono logisticamente impegnative.

Il vocio della F.1 sta portando un certo interesse a fronte dell’appuntamento di Imola che, quasi come di tradizioneper la prima gara in Europa dovrebbe vedere in pista delle evoluzioni concrete di ognuna delle attuali monoposto.

Imola sarà l’appuntamento che vede la fine del primo terzo del campionato e quindi con una consistente raccolta dei dati per programmare il lavoro futuro tenendo sempre presente l’aspetto del Budget Cap.

La Red Bull vuole approfittare di questo lasso di tempo per mettere quanti più punti in carniere e nelle stesso tempo mantenere, se non aumentare, l’attuale vantaggio prestazionale che è il sunto di una tipologia di lavoro che ha dovuto tenere conto di quelle che sono le limitazioni di ore di lavoro concesse in alcune direzioni di sviluppo, come “punizione” per non aver rispettato le limitazioni regolamentari ed economiche messe in atto dalla FIA.

Vista la tipologia del tracciato e visto che lo stesso è stato rivisto e corretto per quanto riguarda l’asfalto che presenta delle caratteristiche innovative anche dal punto di vista “tecnologico”, per il rapporto che potrà avere con la nuova tipologia di battistrada delle gomme, la raccolta dati potrebbe essere ancora più probante.

In casa Ferrari dovrebbero portare una evoluzione per quanto riguarda il fondo della monoposto e cercare di avere il giusto carico sul posteriore prima di continuare e concludere lo sviluppo di un nuovo approccio sulle sospensioni posteriori che, nonostante le dichiarazioni rilasciate all’atto della presentazione proprio su quelle che avrebbero dovuto essere le attese sul opportunità espresse dal progetto SF-23, non hanno risposto alle aspettative.