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Fibrillazione nella F.1 per il consiglio FIA

Il 7 dicembre a Bologna è programmato il Consiglio Plenario dei delegati mondiali della Fia e vi sono delle decisioni importanti, se non basilari, per quello che deve essere il futuro della F.1 a partire dal 2026 in cui vi dovrebbe essere l’ingresso definitivo di nuovi costruttori, di motori in particolare.

Sul piatto della bilancia vi sono gli accordi da definire a breve per quanto riguarda la programmazione del progetto dei nuovi motori da “alimentare” con carburanti totalmente ecologici e non delle miscele come quelle usate attualmente, in cui i prodotti derivati dal carbonio sono ancora predominanti.

Una parte dei costruttori, sia quelli attualmente impegnati, sia della nuova generazione, ha già sottoscritto i singoli articoli del nuovo regolamento tecnico mentre altri, vedi Ferrari, sono ancora in attesa di definire alcuni aspetti del “problema” che non sono solo tecnici ma normativi e relativi alle disponibilità dei tempi di lavoro che si differenziano tra coloro che fanno parte della vecchia “guardia” a fronte dei nuovi entranti che richiedono dei bonus consistenti.

Tra questi anche la presenza della nuova entità di power train della Red Bull che sta lavorando in simbiosi con la Honda che non ha limitazioni d’ intessere.

Su questo la Ferrari, non solo, sembra essere intransigente visto che un paio di dati, la diminuzione drastica del rapporto di compressione e della pressione di alimentazione del turbo, sono troppo diversi a fronte di quelli attuali.

Ferrari appunto, ma chi sarà a rappresentare, non solo con pieni poteri ma con profonda conoscenza del problema, la casa di Maranello la prossima settimana, poteri non solo decisionali ma anche di firma.

Una sottoscrizione molto importante, fermo restando che tutto si deva decidere definitivamente in terra di Emilia e non vi siano delle ulteriori dilazioni del tempo per le decisioni definitive, come è avvenuto sinora .

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