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Sicurezza stradale nella città di Bologna

Durante un dibattito riservato ai giornalisti e quindi valido come corso professionale a Bologna i responsabili del settore della viabilità della città metropolitana hanno dissertato sulle motivazioni che hanno visto ben 11 morti nel breve periodo.

Decessi che hanno spaziato a 360° tra quelle che sono le utenze interessate all’utilizzo della pubblica strada, dai pedoni sino ad arrivare agli automobilisti.

Nel sentore diffuso diventerà “obbligatorio” il nuovo limite di velocità, generalizzato 30 km. ora in quanto con questo limite diminuiscono in modo esponenziale le conseguenze degli impatti, in particolare per quelli che vengono definiti gli utenti deboli.

Diminuire le conseguenze, non cercare di evitare gli incidenti andando a verificare delle situazioni accentrate su maggiori controlli in particolare per chi guida in stato di ebrezza, sotto l’effetto di droghe o chi guida nonostante gli sia stata sospesa revocata la patente di guida.

I controlli sono molto difficili da effettuare per le solite carenze di personale nel settore per cui si cerca l’alternativa.

Tra i vari accenni anche la volontà di proporre ai rappresentanti politici felsinei di rendere più completo il rinnovo della patente di guida andando ben oltre il semplice e fors’anche semplicistico controllo dello stato di salute.

In pratica si dovrebbe verificare anche lo stato nell’arte nella capacità di guida e nella conoscenza degli ultimi aggiornamenti delle normative specifiche, in particolare per quelle persone che hanno conseguito la patente da alcuni decenni.

Non si è parlato invece o comunque a volo d’uccello di quelli che sono i comportamenti dei pedoni e dei ciclisti nel loro approccio con la strada che invece sono spesso all’origine di quello che poi sono le conseguenze relative.