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Shwartzman in pista con la Ferrari in Fp1

Robert Shwartzman ha una di quelle occasioni che non si possono perdere nella vita: nel fine settimana sul circuito di Austin in Texas potrà scendere in pista in occasione della prima sessione di prove libere al volante di una F1-75 e non è escluso che possa sfruttare anche i 30 minuti addizionali per farsi una prima impressione sulle gomme sperimentali, per il prossimo anno.

Questo “debutto” è imposto dalla Fia che si impone su tutte le squadre per queste opportunità nell’arco dell’anno. Ovvero portare in pista un pilota che non abbia corso in F.1. Shwartzman arriva in pista anche per un motivo peculiare: dall’inizio dell’anno è uno dei piloti sviluppatori utilizzato al simulatore dalla Ferrari.

Il poter scendere in pista è pertanto molto importante per lui per trarre delle impressioni molto importante su quanto recepisce al simulatore e quanto invece si troverà a gestire in pista su un tracciato che non p dei più semplici anche in funzonedelle soluzioni tecniche che appaiono obbligatorie per la presenza di un fondo sconnesso.

Sarà molto interessante percepire cosa il pilota saprà trarre da questa esperienza anche in funzione di un paragone con quel test espresso a suo tempo da Fuoco che portò i tecnici della Ferrari a percepire che vi erano “distanze” non piccole tra la teoria dei dati espressi dal simulatore e la pratica in pista sul tracciato di Barcellona.