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In Ferrari si sfoglia la margherita

Nel paddock di Marina Bay a Singapore vi è un gran mormorio relativo a quelle che potrebbero essere le scelte tecniche da effettuare nel due squadre di vertice, nell’attuale mondiale di F.1.

A sfogliare la margherita delle decisioni tecniche da adottare nella prima sessione di prove libere vi sono una serie di interrogativi che sembra siano, in particolare, legate al “famigerato” budget cap in cui la FIA sembra aver spinto l’acceleratore dei controlli, anche per i continui mormorii che si sentono in tale direzione.

Il budget cap e gli eventuali sforamenti in cui potrebbero essere incorse alcune squadre, Red Bulle Ferrari, in particolare, e quelle che potrebbero essere le conseguenze in funzione della definizione del campionato.

Entrambe le squadre sembrano aver effettuato degli sviluppi tecnici che non sono stati, al momento, utilizzati in gara e non si sa se lo saranno nel futuro. Per la Red Bull nel “magazzino” vi sarebbe una scocca omologata, per i minimi di sicurezza previsti dalla FIA, che avrebbe in vantaggio di essere più leggera di quella attuale, portata con grande successo in pista.

Si mormorava di un su possibile debutto in pista a Monza poi qui a Singapore, poi …… a data da destinarsi. A frenare il tutto quelle che sembrano essere le ispezioni in corso in cui i limiti del budget cap potrebbero essere troppo all’orlo del consentito.

Stesso discorso sembra interessare Ferrari che ha pronta un inedita versione del fondo della sua monoposto. Una soluzione che ha dato interessanti risultati al simulatore che sarebbero stati confermati sauna presenza di 15km.percorsi a Fiorano su una monoposto strumentata.

SE si capisce al 100% se una nuova soluzione tecnica è “positiva”in 15km. vengono dei sospetti a 360° su tutto quello che è l’attuale concetto diF.1 con annessi e connessi.

Questo nuovo fondo è a Singapore ma sembra che non venga utilizzato nella prima sessione di prove in quanto le sue caratteristiche tecniche sono più indirizzate alla volta di un tracciato veloce e con certe tipologie di curvoni in appoggio.

Parallelamente, però, vi è chiacchiericcio che vuole la Ferrari in contrasto con i limiti del budget cap e visto che da tempo in Scuderia ci si esprime in tale senso a fronte di Red Bull, non si vogliono correre dei rischi di un’ azione con effetti boomerang.

Ecco che ne scaturisce un lato grigio, nell’interpretazione di quelli che sono i limiti entro cui far valere il Budget cap. Sembra che possa essere applicato solo per i componenti degli sviluppi che effettivamente arrivano ad essere utilizzati in pista.

Ecco che si intuisce il perché entrambe le squadre hanno e tengono nel cassetto interessanti componenti non solo “teorici” ma realizzati materialmente, pronti all’uso.