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Verstappen dominio rovinato dalla S.C.

Il finale del G.P. d’Italia stato amaro e caotico per l’entrata in pista della Safety Car che ha sbagliato i momenti d’intervento negli ultimi giri ed ha danneggiato, in particolare Carlos Sainz che non è riuscito a rientrare in zona podio.

Per il resto, ipotizzare che potesse vincere Charles Leclerc è una vera utopia visto quello che ha confermato il campione del mondo che ha recuperato dalla posizione, in penalty, alla testa della corsa in pochissimi giri.

A seguire il tema del testa a testa tra i due che si sono marcati a vicenda con un distacco sempre consistente e costante che di sicuro era a vantaggio del campione del mondo, come ammesso da Leclerc a fine gara.

Una certezza è la definizione di come ci si deve regolare quando in pista deve andare la Safety Car nella fase terminale di una corsa, quando mancano pochi giri alla fine e quando si intuisce che riportare la pista nelle condizioni ideali di sicurezza può richiedere troppo tempo.

Non si venga a dire che quanto successo abbia avuto dei secondi fini per favorire Verstappen che ormai ha un vantaggio di punti che non può che confermarlo iridato con tutto merito. La procedura, che ha deciso il titolo nella passata stagione ed oggi con un problema differente, ha deciso almeno la terza posizione a favore di Russell che ha portato ancora avanti la Mercedes a svantaggio di Sainz.

Male molto male, i fischi che una parte del foltissimo pubblico presente, ha riservato nel momento della premiazione al nome dell’olandese che è arrivato alla sua prima vittoria a Monza. Non se li meritava perché lui ha fatto tutto quello che doveva fare per vincere.

Verstappen ha saputo gestire il degrado delle gomme meglio di quello che ha potuto fare Leclerc sulla sua Ferrari. Ed è in questa direzione che alla Ferrari devono lavorare sia per ottenere di nuovo qualche vittoria prima della fine della stagione e con una proiezione di sviluppo tecnico da poter utilizzare nel progetto definitivo della monoposto per il prossimo anno cui spetterà il compito della vera rincorsa per il titolo iridato senza attendere il 2026 detto dal presidente Elkann.