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FERRARI F1

Ferrari attende da Spa molte risposte

Il principio base dell’inizio di questo trittico di gare consecutive, Spa, Zandvoort e Monza, sembra essere venerdì prossimo. Giorno in cui i tecnici della Ferrari devono raccogliere quante più informazioni possibili, per effettuare un riscontro, dalla pista, di quanto è stato rielaborato nelle simulazioni a vario livello.

Banco prova motori, galleria del vento, simulazioni al computer ed infine i test al simulatore, che sono stati sviluppati sia dai collaudatori istituzionali sia da entrambi i piloti con un maggiore accentramento su Leclerc, hanno prodotto un risultato: le modifiche apportate sulla F1 75, anche in funzione delle nuove norme restrittive della FIA che entreranno in vigore proprio da venerdì, fanno si che la monoposto risulti essere molto competitiva sul circuito belga delle Ardenne.

Esiste però la solita incognita di stagione e del clima che in questa parte dell’Europa è la sorpresa più sgradevole per la sua variabilità di cui fecero le spese anche le truppe alleate a rischio contro offensiva tedesca. Pioggia, nebbia ed annessi e connessi sono dietro l’angolo e fanno parte della regia del fine settimana.

Per la Ferrari sembra che la giornata cruciale sia quella di venerdì per ottenere la conferma relativa ai dati raccolti nelle simulazioni. E’ necessario che il clima sia costante, in entrambe le sessioni di prove. Per costante si intende con temperatura tiepida e pista asciutta.

Sulle monoposto del Cavallino sono previste nuove soluzioni, quasi a 360°, che sommate tra di loro dovrebbero garantire la possibilità di un recupero punti non indifferente, sia per la classifica piloti sia per quella costruttori in cui, dopo il triste ultimo G.P. d’Ungheria, nella classifica costruttori non ci si deve solo occupare di quanto avviene davanti ma anche alle spalle con la Mercedes che si è fatta insistente, nell’eseguire sempre più vicina.

In Ferrari e non solo, si sono dovuti adeguare ai nuovi parametri che la Fia ha imposto per le flessioni di tutte le parti aerodinamiche interessate a favorire il carico nella parte centrale della monoposto. Fatti rientrare i dati nei nuovi parametri richiesti, i progettisti della Ferrari hanno comunque lavorato per sviluppare nuove soluzioni tra cui quella dell’alettone posteriore che deve migliorare in efficenza quando entra in funzione il DRS.

All’incremento “prestazione” delle parti aerodinamiche dovrebbe corrispondere un indirizzo analogo anche per le parti meccaniche in collaborazione con il fornitore di oli e carburanti. Più fluidi i primi per ridurre le aderenze che dissipano energia, maggiore efficenza i secondi per far si che il V6 sia in grado di erogare una maggiore potenza che in due delle prossime gare, Spa e Monza, sarà il cardine su cui appoggiare il risultato finale.

Proprio in funzione delle risultanze del venerdì la Ferrari potrebbe decidere di montare un nuovo motore endotermico sulle monoposto e nello stesso tempo procedere all’omologazione di una nuova unita “elettrica” in grado di essere più efficiente e performante. Decisioni importati sia per l’immediato sia per il futuro più prossimo.